DA DOVE VENGO IO - CENT'ANNI vol.1

martedì 22 dicembre 2009

Q e ALTAI: una storia lunga dieci anni


Mere life is not a victory, mere death is not a defeat.

Old Klingon proverb



Volume Uno

Ci sono storie che partono da lontano. E impiegano lustri ad arrivare a destinazione. Ci sono storie che abbisognano di tempo per essere raccontate. Di tempo e di fiato. Ci sono uomini che attraversano le ere, creature mitiche che a ogni passo diventano sempre più leggendarie. Per conoscere fino in fondo il destino di personaggi del genere (per assaporare fino in fondo certe storie) occorre andare a stanarli là dove sono nati.

Dopo dieci anni esatti dalla pubblicazione del loro romanzo d’esordio, arriva in libreria il romanzo che i fan dei Wu Ming aspettano da sempre. E per godersi davvero questo romanzo, gente, non ci sono cazzi: l’unica cosa da fare è andare a riprendere la storia là dove è cominciata. Leggere ALTAI senza aver riletto Q è come mangiare la pizza bianca: squisita, molti ne vanno pazzi, ma porca troia manca davvero qualcosa.

Io negli ultimi due mesi mi sono sparato un giro della morte imbarazzante: al lavoro in settimana, in giro per presentazioni praticamente ogni week-end. Dopo sei settimane senza un giorno di pausa, finalmente mi è piovuto in testa l’8 dicembre. Il ponte immacolato mi ha servito senza riserve quattro giorni di nulla assoluto. 96 ore per tirare il fiato, per ricaricare le batterie. Altai era già uscito da qualche settimana. L’avevo preso subito, non riuscendo nemmeno ad aspettare la copia omaggio che Wu Ming 1 mi aveva fatto spedire, ma fino a quel momento non avevo avuto il coraggio di iniziare. Non mi andava di leggere quel libro in treno, seduto sul cesso, nei ritagli di tempo tra un viaggio e l’altro, tra una campanella a scuola e una mail da spedire.

Quel libro l’avevo atteso troppo.

A un certo punto della mia vita di lettore, parlando coi quattro della band, avevo persino disperato che avrebbe mai visto la luce. Avevano giurato e spergiurato che non avrebbero mai più battuto quelle strade, ma Wu Ming 4, luglio scorso (a Milano, dopo la presentazione di Stella del Mattino), si era lasciato scappare qualcosa: “Stiamo pensando a una narrazione ambientata nel mondo di Q. Per festeggiare i dieci anni dall’uscita del romanzo…”

Mi ero fatto sotto a caccia di particolari, ma lui si era abbottonato: “Vedrai, vedrai…”

Così ho aspettato. Ho ascoltato in anteprima a Torre Pellice – nel mezzo di una sera fresca durante un estate torrida come pochi – le parole di Wu Ming 1. Narravano l’abbrivio, l’incendio dell’Arsenale di Venezia che inaugura ALTAI: con le gondole della Serenissima mi sono acceso anch’io. Ho di nuovo provato quel brivido di due lustri or sono. Quello che ha dato origine a tutto.

Mesi dopo, finalmente, c’erano solo ALTAI e il tempo per leggerlo. Quattro giorni davanti, si diceva. Quattro giorni da poter disporre, finalmente, per la metà del lavoro che mi piace di più: quella in cui le dita non battono sui tasti, ma servono soltanto a sfogliare le pagine. Quattro giorni: il momento ideale per tornare indietro nel tempo. Per andare a stanare il capitano Gert Dal Pozzo là dove tutto ha avuto inizio. Ho ripreso in mano Q: sono ripartito dall’inizio.

L’avventura è stata mirabile. Il supporto cartaceo ha contribuito non poco, va detto. La mia copia del romanzo d’esordio degli allora Luther Blisset è segnata dal tempo e dai chilometri. Acquistata in una libreria di Biella che dista due passi dalla più antica casa del circondario durante una notte di stravizi, mi ha seguito per mezza Europa. Ha assaggiato la rena e il salmastro delle spiagge spagnole ed è stata cotta dal sole portoghese, quello che nasce di fronte all’oceano. Ha cambiato casa insieme a me, è stata testimone della mia nuova vita, ha patito appunti e sottolineature, mi ha ascoltato parlare (malissimo) una lingua che ancora non conosco a due passi dalla frontiera francese, è servita, più di una volta, ad alimentare il fuoco della rivolta. Ha generato idee e scontri, e nottate di chiacchiere sui massimi sistemi. Quello che devo fare, la frase che apre il volume, è quella che da sempre vorrei cucire ad ago e inchiostro sulla pelle.

Insomma, Cristo Santo, quel libro l’ho studiato e amato, regalato e raccontato così tanto che è parte di me, non ci sono cazzi. Rileggerlo (per la quarta? Quinta volta?) pensavo non fosse ancora così emozionante. Mi sbagliavo. Ho viaggiato: sono stato a Wittemberg, a Frankenhausen, a Münster. E poi ancora ad Anversa, a Basilea, a Ferrara, a Venezia. Ho letto senza fiato, per giorni. Ho rincontrato vecchi amici e ottusi nemici. Ho scalpitato al suono degli zoccoli dei lanzi, ho gridato come un matto “OMNIA SUNT COMMUNIA, FIGLI DI CAGNA!!!!”, ho avuto voglia di farmi anabattista, di sputare in faccia ai signori l’odio antico come il mondo. Ho desiderato. Ho desiderato così tanto conoscere il nome dell’Uomo Senza Nomi che, mentre leggevo, ho persino mandato una salva di sms a Wu Ming 1:


Io: Più leggo e più la domanda è un tarlo: lo chiedo a voi, voialtri che siete gli unici a poterlo conoscere se esiste… Qual è il nome di battesimo di Gert Dal Pozzo? Il nome vero, il mai detto…

WM1: Simone

Io: Bugiardo lusinghiero. Comunque, ragazzi, saran passati dieci anni, ma Q è sempre un cazzo nel culo! Tra poco è ora di ALTAI. Due giorni di full immersion

WM1: Questa recensione di Q la devi mettere testuale su Anobii.

Io: Aggiungerei addirittura un aggettivo: un SOLIDO cazzo nel culo. Anche dopo due lustri.


Sono arrivato a Istanbul ferito, ricolmo di schegge che bruciano anche a dieci anni di distanza. Gonfio del solito orgoglio, della voglia di fare e di raccontare storie adatte al fuoco e alla sera. Sapevo bene come mi sarei sentito, alla fine. Avevo già percorso la pista altre volte. Solo una sensazione mancava all’appello. La peggiore di tutte: la nostalgia. Alla fine di tutti gli altri viaggi, terminate tutte le altre letture, oltre al resto restava l’amaro. L’amaro della storia finita. L’astinenza dall’inchiostro, droga pesante. Questa volta era diverso, questa volta, il viaggio poteva continuare.

È l’8 di dicembre dell’anno di grazia 2009: inizio ALTAI.

Dopo dieci fottuti anni, finalmente saprò come questa maledetta storia va a finire.



Volume Due

L’abbrivio è epico (che te lo dico a fare?): l’incendio dell’Arsenale della Repubblica di Venezia è l’11 settembre del secolo decimo sesto dopo Cristo. Tra le calli, le fiamme e la pece si aggira l’uomo nuovo, Emanuele De Zante. Nuovo perché questa è un’altra storia; c’è scritto ovunque, in rete, che questo non è il seguito di Q. Nuovo, ok, ma questo new guy, questo tizio tutto spocchia e mani pulite, che preferisce far fare il lavoro sporco a uno sguaiato furlano dalle mani pesanti di nome Tavosanis (se solo sapeste chi è il vero Tavosanis…), ha addosso reminiscenze d’un tempo passato. È solo come un cane, e ha un retaggio che pesa come un macigno. De Zante inizia il suo viaggio scappando (lo terminerà combattendo) e punta dritto a Est. Da Venezia a Ragusa, e poi Istanbul. Al luogo del commiato di Q, De zante ci arriva insieme alla neve, ma nella mia testa i colori sono nitidi: se Q è un romanzo gelido come l’acciaio, grigiazzurro come gli occhi del capitano Dal Pozzo, ALTAI è rosso fuoco. E oro. De Zante cambierà nome, ritroverà quelle origini giudee che credeva sepolte sotto ettari di buone intenzioni e tradimenti. Si troverà faccia a faccia col suo peggior nemico: Giuseppe Nasi, a.k.a. João Miquez, vecchia conoscenza veneziana del capitano Gert.

E questo incontro cambierà la sua vita per sempre.

Quello che succede dopo non è cosa da raccontare, perché se no si sciupa la sorpresa a chi il libro non l’ha ancora letto. Basti però sapere al lettore avido al pari del sottoscritto, che in ALTAI non mancano fatti di sangue e d’armi degni delle migliori incursioni lanzichenecche a Frankenhausen (l’assedio di Famagosta e la battaglia di Lepanto vi bastano?), graditi ritorni (sì, diavolo, non preoccupatevi: c’è anche il capitano Dal Pozzo. E dovete vedere che razza di straordinario lavoro ha compiuto il tempo su di lui…), formidabili creazioni (il personaggio di Dana è uno dei migliori dipinti dell’intera pinacoteca wuminghiana). Ma più che tutto, ancora una volta, il quartetto è riuscito a creare una prodigiosa macchina del tempo: lungo le pagine di ALTAI si respira il marcio delle sentine delle galeazze, il sangue rappreso dei ponti in battaglia, l’aroma del cumino misto a quello della seta appena tinta. Ci si riempie l’occhi di Mediterraneo, le orecchie di turco, giudesmo e pugliese. Ci s’incanta a immaginare miglia su miglia e città e donne, razze, diversità.

Uno stendardo biforcuto, azzurro come il ghiaccio, rosso e oro come il luogo dove sorge il sole. Ecco che cos’è per me questa storia: dieci anni e due libri in un’immagine sola. Oriente e Occidente, maschio e femmina, figlio e padre. Non c’è ALTAI senza Q. Tenetelo a mente, se volete goderne fino in fondo.

Sei anni fa, quando uscì Kill Bill, andai al cinema a vedere il Volume 1 e ne restai semplicemente estasiato. Quando annunciarono l’uscita del Volume 2, affittai il dvd del primo e lo guardai una mezz’oretta prima di fiondarmi al cinema. Uscii da quella sala imbevuto di soddisfazione. Le due parti del capolavoro di Tarantino sono inscindibili. La storia è una: poco importa se occorrono mesi per ascoltarla tutta.

Ricordatevene, prima d’imbracciare ALTAI: le storie migliori partono da lontano.


P.S.

Se ancora vi steste chiedendo che cavolo c’entra la citazione Klingon coi due romanzi, provate a rileggerla dopo le mille pagine del corpus e vedete l’effetto che fa…

lunedì 23 novembre 2009

La panissa più densa del mondo e la Perugia dei sogni neri. Racconti di viaggio con dentro una fetta di Sarassone

Una volta scrivevo racconti di viaggio. Resoconti di trasferte, simpatiche microcronache, appunti faceti sui luoghi e le persone che la professione di zingaro letterario mi onorava di conoscere.
Una volta rispondevo alle mail.
Una volta.
Una volta era tutto un po' più tranquillo (e più noioso, diciamocelo...;-)
Adesso c'è così tanto da fare che a malapena mi ricordo di dar da mangiare al gatto (povera Matilda!). Grazie a Dio, però, ci sono un sacco di amici che si prendono la briga di annotare cosa capita nei luoghi dove, settimana dopo settimana, mi trovo a essere ospite.
Quindi, se vi siete persi la straordinaria panissata monferrina di sabato o la gustosa ospitalità perugina di UMBRIALIBRINOIR, spizzicate pure qui di seguito.
Il ricco menu prevede:

Primo: un paio d'impressioni firmate direttamente dal padrone di casa - nonché sommo organizzatore dell'evento di Soglio - Davide Ruffinengo:

Da queste parti si parla ancora di uno scrittore vercellese arrivato da novara a conquistare il piccolo paese dai tanti lettori.
Sembra abbia ordinato un succo di frutta, appena arrivato,
per poi cambiare idea e sorseggiare un più consono Campari.

Dopo poco lo si poteva vedere al tavolo di una casetta, con la stufa accesa, a tagliare cipolla e lardo, "fondo" essenziale per la Panissa.

Dopo cena però le risate sono diventate silenzio; Sarasso inizia a raccontare perchè scrive, cosa dicono le sue storie.
Simone scrive per costruire una memoria, affinchè non si dimentichino le stragi accadute in Italia nell'ultima porzione di secolo, stragi senza colpevoli perseguibili, fatti che infangano le famiglie delle vittime ( costrette a pagarsi, inoltre, le spese processuali ).

Sarasso narra storie che a scuola non si studiano, che rappresentano la storia recente di una nazione che non è mai stata innocente.
Confine di stato - Settanta - United We Stand ( Marsilio )
Ecco che l'indignazione ha gelato la pelle del pubblico; i 36 anni del processo per la strage di Piazza Fontana sono un esempio, solo un iceberg che spunta.

Grazie Simone: per la Panissa, le risate, la riflessione, l'indignazione, la rabbia, il confronto e la volontà di scrivere per non dimenticare.
E Grazie a chi ha partecipato, con autenticità e passione, macinando km nella nebbia. Grazie davvero.

Secondo: ricordi di Pasquale Guerra, Deus Ex Machina di UmbriaLibriNoir:

Se vi capita, andate su www.cristinazagaria.com, il sito della scrittrice ricordata da Sara nella sua mail. Cristina è una giornalista di Repubblica e lavora nella redazione di Napoli.
Da anni si occupa di cronaca soprattutto quella legata agli ambienti malavitosi. Noi l'abbiamo premiata per L'OSSO DI DIO, edizione Flaccovio, un libro nato dopo aver conosciuto Angela Dunato, una donna calabrese il cui figlio era stato rapito dalla 'ndrangheta e scomparso poi nel nulla. Una storia vera, come autentica quella narrata in PERCHE' NO, l'ultimo e piccolo romanzo o racconto lungo: a Napoli, nel gennaio del 2009, due bambini di quinta elementare decidono di rapinare la loro giovane maestra per una misera somma.
Con Cristina siamo stati insieme per più di dodici ore: ritrovarsi a tavola con gli scrittori, chiaccherare tra un piatto di lasagne al tartufo e un Rosso di Montefalco mentre si attende lo sformato di pere caramellate e il vin Santo(forse un Sagrantino) non è esperienza di tutti i giorni ed ha certamente il suo fascino. Convenite?
Con noi c'erano anche Simone Sarasso (anche lui ha un sito: www.confinedistato.it) e sua moglie Mary, sompaticissima come lui (per Simone dovrebbero esprimersi le donne: che ne pensi, Sara?): se non avete ancora letto CONFINE DI STATO, edito da Marsilio, non avete più scampo!!! Dovete correre in libreria e leggere queste pagine per ricordare i fatti di casa nostra, quelle trame nere che ancora oggi risuonano inspiegabilmente sinistre... E, dopo, SETTANTA, sempre edito da Marsilio: dopo Piazza FOntana l'Italia è andata sempre più a picco. Non sono pagine angoscianti: Simone riesce ad elaborare delle storie dove la forza del romanzo incanta e ci tieni avvinti sino all'ultima pagina. Perché comprare un semplice "giallo" quando puoi leggere un prodotto di più alto profilo?
Poi, come per tutte le manifestazioni, si corre alla stazione per non perdere la coincidenza o ci si avvia silenziosi verso l'autostrda per macinare quei 300 o 400 km...
Massimo Mongai, altro scrittore di "gialli", intervenuto sabato pomeriggio ma presente a tutti gli altri eventi, compresi pranzi e cene, tornerebbe volentieri a Perugia soltanto per ri-assaporare quel piatto di lasagne al tartufo (ci han fatto notare che non c'è stato solo il Bis, per Mongai: se trovate una sua foto in giro, capirete tutto) e quell'agnello farcito e quel.... Basta, altrimenti dovreno provvedere ad inviarvi BONUS per un soggiorno a Perugia in tempi brevi.
Naturalmente stavo dimenticando altre importanti donne: di SARA conoscete ormai le sue virtù eroiche, mentre dovreste vedere Alessandra che di cognome fa Bucchèri, siciliana DOC trapiantata a Roma, ottima padrona di casa a Perugia, gran sorriso come la modenese di cui sopra. Andate a cercare il suo BLOG "angolo nero" e leggete il suo (lo firma con altri due) DAG Dizionario Atipico del Giallo, in uscita alla sua seconda edizione tra pochissimi giorni)...
Ciao e a presto
pas

Dessert: la cronaca dei giorni perugini della regina del noir Alessandra Buccheri (a.k.a. Angolo Nero)

Buon appetito... ehm... Buona lettura!

domenica 22 novembre 2009

Walter Siti su FRAMMENTI e una recensione di UWS sul CORRIERE DI NOVARA

Walter Siti parla della nostra fiction interattiva su LA STAMPA di oggi. Tira in ballo persino I LICEALI, ma fa un ragionamento così complicato che non ho mica capito se preferisce noi o la Pandolfi...;-)
Di palo in frasca: su NOVARA OGGI del 13 novembre scorso era apparsa una lusinghiera recensione del nostro UWS. Ve la posto qui.
Per finire: notizie dal mondo reale. Sono appena tornato dallo straordinario week end monferrino a base di libri e panissa e devo dire che la prestazione è stata da antologia. 50 persone (ma forse persino qualcuna in più...) e fiumi di divertimento! Grazie a Davide che ha organizzato (insieme a Davide) la serata e a tutti coloro che sono intervenuti. Toccherà replicare presto!

martedì 17 novembre 2009

Stop alle date: il grand tour del Sarassone prosegue fino ad aprile e poi fa una doverosa pausa

Dando un'occhiata al calendario mi sono appena reso conto di quanto sarò in giro quest'inverno: praticamente ogni sabato fino a primavera. Ci sono già un sacco di date fissate e molte in corso di definizione. Il che significa, in meri termini organizzativi, che buona parte della mia giornata è occupata dalla risposta alle mail, alla decisione dettagli per le trasferte et similia.
La cosa è gustosissima, sia chiaro (andare in giro è decisamente ciò che preferisco dopo lo scrivere), ma mi son reso conto che se vado avanti a questo ritmo, finirò per diventare la segretaria (oltre che il testimonial) di me stesso. E non avrò più un minuto da dedicare ala tastiera.
Ecco perché ho deciso, da oggi, di non prendere più impegni fino all'estate. Di cose da fare ce n'è sempre un milione: ci sono vari progetti in preparazione per l'anno nuovo, e un sacco di pagine bianche che abbisognano della mia attenzione per diventare romanzi, racconti, sceneggiature.
Devo dare un taglio a qualcosa se voglio farmi bastare le giornate da 24 ore (oppure inventarmi un modo per fermare il tempo come ne AI CONFINI DELLA REALTà...;-)).
Dunque, dopo il DIRTY TRILOGY FALL-WINTER TOUR 2009-2010 il vostro scrittore (ahimé non più. La vita da zingaro mi consuma...;-)) over 100 preferito si prenderà alcuni mesi di pausa per fare il suo mestiere.
Da qui ad aprile uscirà almeno un altro mio libro; questo va detto, per tranquillizzare i lettori bulimici in crisi d'astinenza...;-)
Ma poi ci sarà bisogno di un bel periodo da passare chini sulla tastiera per rimpolpare le vostre librerie (e videoteche) di gustose novità.
Si tranquillizzino, comunque, tutti coloro a cui ho già dato la mia parola (sono uomo d'onore): verrò a farvi visita e ci accorderemo sulle modalità, non temete.
Abbiano pazienza tutti gli altri che, da oggi in poi, vorranno propormi una presentazione dalle loro parti: la serranda si abbassa fino all'estate. Dopo ne riparleremo volentieri.

Intanto, eccovi tutte le date (in continuo aggiornamento: i sabati liberi non sono liberi ma occupati da qualche evento da definirsi) del tour invernale:

SABATO 21 NOVEMBRE 2009: Soglio (TO), SCRITTORI IN CUCINA. h. 20.00

SABATO 28 NOVEMBRE 2009: PAROLE FLAMBè: Torre Pellice (TO), Libreria Claudiana, Piazza Libertà 7, PRESENTAZIONE DI SETTANTA + UNITED WE STAND, h 18.00. Cena con l'autore al ristorante Flipot, ore 20.00


DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009: UWS live @ Magnolia, Segrate (MI), ora dell'aperitivo. Con me anche il maestro Daniele Rudoni.

MERCOLEDì 2 DICEMBRE 2009: Simone Sarasso presenta PARTE DELLA SOLUZIONE di Ulrich Peltzer (ISBN Edizioni) alla Liberia Centofiori, Corso Indipendenza 9, Milano, h.18-30-19.00

SABATO 12 DICEMBRE 2009: Sarasso + Rudoni live @ SPAZIO MILANONERA, GIORNATA COMMEMORATIVA PER I 40 ANNI DELLA STRAGE DI PIAZZA FONTANA. Insieme a noi molti altri ospiti. Ore 11.00, Libreia Mursia, Via Galvani 24, Milano.

SABATO 19 DICEMBRE 2009: UWS live @ Grosseto (data e luogo da definirsi). Sarasso e Rudoni presenti.

DOMENICA 10 GENNAIO 2010: UWS live @Novara, LIBRERIA LAZZARELLI, via Fratelli Rosselli 45 (Portici Teatro Coccia), ore 18.00. Sarasso e Rudoni vs Luca Ottolenghi

VENERDì 22 GENNAIO 2010: Sarasso live @ SARTIRANA LOMELLINA (tutta da definirsi: data, ora, luogo)

SABATO 30 GENNAIO 2010: UWS live @ LIBRERIA THERESE, Corso Belgio, 49 : big performance di disegno in diretta del maestro Rudoni + presentazione della graphic novel.

SABATO 6 e DOMENICA 7 FEBBRAIO 2010: Sarasso live @ NEBBIAGIALLA, Suzzara.

SABATO 13 FEBBRAIO 2010: Sarasso live @ CSA Pacì Paciana, Via Grumello 61b, Bergamo (ora da definirsi, ma presumibilmente verso le sei, sei e mezza di sera)

GIOVEDì, VENERDì E SABATO 25,26 e 27 MARZO 2010: Sarasso + Rudoni live @ AIX EN PROVENCE. Presentazione (in assoluta anteprima mondiale) del progetto SOLDATO REGIO + big show music drawing in diretta (seguiranno dettagli)

Tutto ciò che non è segnato, si è detto, è in via di definizione. In mezzo ai vari live ci sono anche tre incursioni radiofoniche senza precedenti. Restate sintonizzati, mi raccomando!
Ci si becca in giro!

giovedì 12 novembre 2009

Metti una sera a cena (col Sarassone dietro i fornelli)

Alla fine di novembre, dovunque tu sia, fa freddo. Ok, forse ai Caraibi no, e magari nemmeno in Australia, ma da queste parti, nel Nord del Bel Paese, a novembre ti si gelano le chiappe. Dalle mie parti, poi, c’è quell’umidità carogna che ti sta addosso peggio d’un creditore genovese. E allora che si fa? Per combattere la temperatura e il malumore, si sale in macchina, si fa qualche chilometro e si approda in una magica terra chiamata “Monferrato”. In cambio di pochi euro, nel magico Monferrato si possono acquistare confortanti pietanze il cui apporto calorico pro capite è sufficiente ad alzare di un paio di gradi la temperatura di una piccola nazione sudamericana per un mese. Se accompagnate con la giusta quantità di vino rosso, le mangiate monferrine possono diventare autentiche opere d’arte da ricordare con trasporto fino alla primavera successiva. Be’, se questo è il genere di cose che fa per voi, prendete carta e penna e segnatevi quanto sto per dirvi…

Sabato 21 novembre, alle ore 20.00, in quel di Soglio (ridente località del basso Monferrato in provincia di Asti), nell’ambito della rassegna Scrittori in cucina, in una accogliente casetta sperduta tra le colline, andrà in scena una di quelle epocali mangiate. Dietro ai fornelli ci starò io e preparerò, per tutti i commensali che riusciranno a prenotare, un assaggio di panissa, piatto tipico delle mie terre. In accompagnamento al nutriente risotto vercellese ci saranno salumi, formaggi, torte (dolci e salate) e ovviamente una notevole quantità di rosso locale. Si parlerà di libri, fumetti, televisione, cinema, ma soprattutto di cibo.

La notizia più eclatante dell’intero pacchetto è che la serata non vi costerà una lira. Sì, bella gente, avete capito giusto: cena + vino gratis a tutti quelli che riusciranno a prenotare. Tenete presente che i posti non sono moltissimi; chi è interessato, meglio che si spicci.

Per riservarvi un posto a tavola, scrivete a Davide Ruffinengo (davideruffinengo@yahoo.it) o chiamatelo al 334 78 68 110. Davide è titolare del progetto PROFUMI PER LA MENTE – LIBRERIA ITINERANTE (www.profumiperlamente.net), organizzatore dell’evento insieme a Davide Ferraris (LIBRERIA THERESE), nonché padrone di casa; sarà lieto di raccogliere le prenotazioni fino ad esaurimento posti e saprà anche darvi indicazioni sui Bed & Breakfast della zona, nel caso vogliate fermarvi a dormire nei dintorni (il B&B ve lo pagate voi, sia chiaro. Già vi diamo da mangiare e da bere; non è che possiam fare tutto noialtri…;-)).

Vi aspettiamo numerosi!

martedì 10 novembre 2009

SETTANTA in semifinale allo Scerbanenco! VOTATE E FATE VOTARE, GENTE!


Amici, vicini, compatrioti!
SETTANTA è in semifinale al PREMIO SCERBANENCO - LA STAMPA 2009!
Se volete mandarlo in finale, cliccate qui (o sul gigantesco banner giallo limone ai piedi dell'header), iscrivetevi e VOTATELO!
Nel 2007, proprio grazie al sostegno dei lettori, CONFINE DI STATO riuscì ad entrare in cinquina (fu il romanzo semifinalista più votato online). Se quest'anno si riuscisse a ripetere l'impresa con SETTANTA sarebbe davvero straordinario!
Avete tempo fino al 28 novembre per esprimere la vostra preferenza.
I nomi dei finalisti saranno resi noti nei giorni immediatamente successivi e il vincitore sarà incoronato a Courmayeur il 10 dicembre 2009.
Come si diceva una volta: VOTATE E FATE VOTARE!, mi raccomando.
E che Dio ce la mandi buona (ma soprattutto disponbile)...;-)

giovedì 29 ottobre 2009

mercoledì 28 ottobre 2009

Il passato che verrà...


Ok, è veramente troppo presto per parlarvi di questo progetto... ma quando ho visto la prima illustrazione MADE IN RUDONI non ho resistito.
Check it out!

United We Stand - ricapitoliamo?


La nostra graphic novel è in libreria da due settimane esatte e si è già fatta notare. Manco fosse Britney versione moicano in pieno rehab. Chi fra voi è utente facebook probabilmente avrà già seguito le varie puntate della telenovela mediatica. Per tutti gli altri, ecco un esaustivo riassuntino.
Hanno parlato di UWS:

XL, il Corriere della Sera, la Repubblica, Porta a Porta (sì, giuro, non è uno scherzo... cliccate e guardate. Più o meno al minuto 2.20), il Corriere del Veneto, Radio Città del Capo e TerraNullius.

Tutto questo baillame pare abbia fatto schizzare le vendite alle stelle. Non senza un certo imbarazzo abbiamo scoperto di aver bagnato il naso a mr. Alan Moore: nella classifica di IBS (dove, peraltro, UWS è in vendita a soli 11,20 euro) United We Stand è primo, davanti a Warchmen e V per Vendetta.
"Me cojoni (ar cazzo)!", direbbe 'n amico mio...

Grazie a tutti per lo straordinario sostegno!
Vi vogliamo parecchio bene.

domenica 18 ottobre 2009

L'intervista su Radio Popolare

Il 14 ottobre scorso, in occasione della prima nazionale del reading musicato SETTANTA, Radio Popolare mi ha intervistato all'interno del programma Babel. L'mp3 dell'intervista lo trovate qui.

Non solo noir su UWS

Una bella recensione di Fabrizio Fulio Bragoni alla nostra nuova creatura. La trovate qui.

venerdì 16 ottobre 2009

Il Corriere della Sera su UWS


Il noto quotidiano milanese ci dedica un pezzo a pagina 9.
Lo trovate qui. Oppure potete cliccare sopra l'immagine...

venerdì 9 ottobre 2009

United We Stand vs Frammenti


Avete in mente quei periodi in cui ci sono così tante cose da fare che a momenti manca il tempo di respirare?
Ecco, questo è esattamente uno di quei periodi. C'è il tour che mi porta in giro praticamente tutti i week-end (a proposito: se volete il Sarassone nella vostra città, vi toccherà aspettare febbraio. Fino alla fine di gennaio non c'è più una data libera manco a pagarla oro...), ma soprattutto ci sono due progetti sulla rampa di lancio. Il primo lo conoscete e su queste pagine se ne parla da un po': UNITED WE STAND, la graphic novel sul primo colpo di Stato militare della storia della Repubblica, finalmente sta per arrivare nei bookstore. Le copie esistono (io non ho ancora avuto la mia, ma in Marsilio ne circolano già un bel po' e deduco che presto, molto presto, arriveranno nelle cassette della posta dei giornalisti) e il 14 di ottobre saranno sugli scaffali di tutte le librerie d'Italia.
L'altro progetto è stato tenuto segreto fino a oggi perché la segretezza e l'intrigo sono due delle caratteristiche fondamentali alla base del concept da cui è stato generato. Giovedì 22 ottobre, alle ore 22, su Current TV (SKY, Canale 130) andrà in onda la prima puntata di FRAMMENTI, un serial interattivo di cui ho scritto il soggetto e buona parte della sceneggiatura. Che cosa sia nel dettaglio Frammenti potete scoprirlo visitando il sito e lasciando la vostra mail oppure leggendo questo bel pezzo uscito stamane sul Venerdì di Repubblica.
Al centro della vicenda un mefistofelico medicinale che cancella i brutti ricordi e che ha incasinato la memoria del protagonista. Di questo medicinale, nei giorni scorsi, si sono occupati in parecchi.
Molti sono caduti nella trappola e hanno addirittura creduto che ci fosse qualcosa di vero nella campagna di teasing. Niente di male, intendiamoci... l'intera campagna era fatta apposta per giocare sull'ambiguità realtà-finzione.
Insomma, se da qualche settimana non riuscite a dormire chiedendovi fino alla consuzione chi diavolo può aver architettato una beffa del genere, potete darvi finalmente pace: sono io il papà del Letenox.
Le mamme (ne ha ben tre, tutte e tre molto perbene...) sono LOG607, SHADO TV e naturalmente CURRENT.
Buone letture, buona visione e buon gioco.

venerdì 18 settembre 2009

Si riparte: le prime date del tour autunno-inverno 2009

Cari amici, vicini, compatrioti,
l'estate l'abbiamo definitivamente archiviata. Se solo un mese fa scrivevo in canotta e costume, adesso il termometro del mio studio segna 21 gradi e col maglione indosso male non sto.
Finite le vacanze, è ricominciata anche la scuola e la prima settimana, almeno per il sottoscritto, è stata davvero devastante. Ci sono parecchie cose in ballo in questo momento e l'aggiunta della mezza giornata giornaliera di lavoro coi pargoli di sicuro non aiuta a sveltire.
Anyway, a guai lamentarsi, ché il periodo è davvero d'oro.
Tanto per cominciare, il 14 OTTOBRE 2009 esce finalmente in libreria UNITED WE STAND nella prestigiosa edizione Marsilio. Per l'occasione, stiamo facendo anche un radicale restyling del sito.
Se ci andate ora, potreste provare un po' di smarrimento (qualche link che non funziona, qualche immagine che non assomiglia a quella definitiva, qualche pezzo mancante), ma per la fatidica data sarà tutto in ordine, promesso!
Last but not least, UWS avrà anche un prezzo abbrodabile a quanto pare: dovrebbe aggirarsi intorno ai 14 euro.
Ci sono novità anche sul fronte J.A.S.T. (chi non si ricordasse che diavolo è questo benedetto J.A.S.T. può sbirciare in fondo al blog, nella sezione WORK IN PROGRESS): abbiamo fatto qualche prova grafica (sì, la grafica avrà un cazzo di ruolo di primo piano in questo progetto...) e siamo parecchio soddisfatti. Entro breve dovremmo anche formalizzare un accordo con l'editore (MARSILIO, ça va sans dire...). Insomma, tenetevi forte, perché nel 2010 lanceremo la nostra sfida più ambiziosa. Dopo J.A.S.T., signori e signore, il termine "contaminazione" avrà tutto un altro sapore, parola d'onore.
Dulcis in fundo, come già vi avevo accennato altrove, sto lavorando al nuovo romanzo. Non il terzo della Trilogia Sporca (per il quale, tra l'altro, durante l'estate ho avuto un paio di ideuzze cazzute...) , bensì un'assoluta novità. Il romanzo si chiama TERRA DI NESSUNO e parla della guerra civile in Italia (il cui inizio è narrato in UNITED WE STAND e che dura ben diec'anni).
E' sicuramente il romanzo più ambizioso che abbia mai scritto, specialmente perché questa volta non ho nessun appiglio documentale a cui aggrapparmi. Al momento sono a pagina 61, ossia circa a un quarto del lavoro. Vi terrò aggiornati su come procede, non temete.
Cambia la stagione e riparte anche il tour. Per forza di cose, con il lavoro a scuola non posso permettermi molte date infrasettimanali, ma vi posso fin d'ora confermare che praticamente tutti i week end da da qui a fine novembre sarò in giro per l'Italia.
Queste le prime date confermate:

SABATO 26 SETTEMBRE: Treviso, FUMETTI IN TV, ore 18.30, libreria MARTON-UBIK, Corso del Popolo 40, incontro GRAPHIC NOVEL IN MARSILIO (insieme a Fabio Visintin racconteremo come sono nati i primi due progetti illustrati della maison veneziana)

MARTEDì 29 SETTEMBRE: Torino, CIRCOLO DEI LETTORI, via Bogino 9, h.19.00, presentazione di SETTANTA in compagnia di JP Rossano.

SABATO 10 OTTOBRE: Torino, LIBRERIA THERESE, Corso Belgio, 49bis/A, h.18.00, presentazione di SETTANTA

MERCOLEDì 14 OTTOBRE: Milano, INFORMAGIOVANI, Via Dogana 2 (a due passi da Piazza Duomo), h.18.30, READING MUSICATO "SETTANTA", con ILMIONOMENONHAIMPORTANZA
(se siete nei paraggi non mancate. Questo spettacolo è davvero una bomba!)

MERCOLEDì 28 OTTOBRE: Milano, INFORMAGIOVANI, Via Dogana 2 (a due passi da Piazza Duomo), h.18.30, SIMONE SARASSO PRESENTA PAOLO ROVERSI E IL NUOVO ROMANZO DELLA SAGA DI RADESCHI

MERCOLEDì 4 NOVEMBRE: Torino, Museo Nazionale del Cinema, Bibliomediateca Internazionale di Cinema e Fotografia "Mario Gromo", via Matilde Serao 8/A, h.20.30, SIMONE SARASSO PRESENTA UMBERTO LENZI E IL SUO ULTIMO ROMANZO, TERRORE AD HARLEM (CONIGLIO EDITORE)
(cacchio, il Maestro Lenzi, ma ci pensate? Serata da paura, che ve lo dico a ffare?)

SABATO 7 NOVEMBRE: SARASSO LIVE @ LEGGENDO METROPOLITANO (CAGLIARI). A breve tutti i dettagli.

SABATO 14 NOVEMBRE: SARASSO LIVE @ UMBRIALIBRI (PERUGIA): evento in costruzione. Presto maggiori dettagli.

SABATO 21 NOVEMBRE: Soglio (TO), SCRITTORI IN CUCINA. h. 20.00
Serata davvero speciale perché non solo presenterò SETTANTA, ma cucinerò anche qualcosa di speciale per una ventina di intenditori. Non appena mi dicono come si fa a prenotarsi, vi faccio sapere, ok? Intanto segnatevi la data sul calendario.

SABATO 28 NOVEMBRE (DATA ANCORA PROVVISIORIA, ORARIO DA DEFINIRSI): Torre Pellice (TO), Libreria Claudiana, Piazza Libertà 7, PRESENTAZIONE DI SETTANTA

E' tutto, per il momento. Ci si risente presto, gente. Con nuovi, mirabolanti aggiornamenti!

venerdì 28 agosto 2009

Sarasso vs Veltroni: the ultimate challenge

Lo so, lo so: si era detto di rimaner colla serranda abbassata fino a settembre; ma, quando capitano certe cose, non si può proprio fare a meno di raccontarle.
Domani, SABATO 29 AGOSTO, all'AREA FESTE di TRECATE (NO), alle ORE 18.00, nell'ambito della Festa dei Giovani Democratici, presenterò un libro.
Un libro di un autore piuttosto noto e, a dirla tutta, anche piuttosto bravo.
Il libro è appena uscito e si intitola NOI.
L'autore è il signor Walter Veltroni.
Per citare il mio amico Marco di Cork(e): "Te dico fermete!!!!"
Accorrete numerosi...

domenica 2 agosto 2009

Chiuso per ferie, si riapre a settembre

Gentili signore e cari signori,
è tempo di tirare giù la serranda. Il blog del Sarassone chiude per tutto agosto e il suddetto Sarassone (rasato di fresco e simile nel sambiante a Walter del Grande Lebowski) se ne va oltralpe a trascorrere una piacevole vacanzuola in compagnia della propria mogliettina e di alcuni amici (tra cui Alessandro Bertante e gli altri due terzi della Pig Productions, che te lo dico a fare...).
La mia idea di vacanza, lo sapete, è piuttosto tradizionale: ombrellone, birra e libri. La sera cena, vino e nanna. Spero di scampare le mille gite culturali che già sento aleggiare nell'aria (mia moglie sta redigendo una dettalgiatissima piantina della Provenza munita di punti d'interesse...) e di trovare il tempo per scribacchiare qualcosa. Il nuovo romanzo (che non è il terzo della trilogia) è a buon punto (ho già scritto una quarantina di pagine) e non sarebbe male rimpinguarlo ulteriormente. In più, approfittando della presenza della Pig al completo, si lavorerà a Ruby Soho senza sosta, c'è da giurarci.
Sempre in tema di produzione, vi comunico con un certo orgoglio che la versione MARSILIO di UWS, che sarà in libreria ad ottobre, è pronta. Io e il mio socio Rudoni ci siamo fatti in quattro e il risultato è notevole. Chi proprio non ce la fa ad aspettare ottobre può accaparrarsi il sesto numero, LA FINE DELLA STRADA. cliccando l'apposito banner qua sopra.
Detto questo, detto tutto. In regalo vi lascio un paio di puntate di Zingaro: racconto dettagliato del viaggio più lungo dell'anno.
Buone ferie, bella gente. Spassatevela, mi raccomando.


Terza fermata: MILANO – 20.06.09

Un paio d’anni fa il mio amico Paolo Roversi ha avuto un’idea della Madonna: organizzare una maxi bevuta collettiva con scrittori e pubblico. Detta così, suona come una ciucca di gruppo senza senso, ma in realtà il Milano in Bionda è un simpatico evento letterario sponsorizzato dalla Menabrea che ha luogo alla Libreria Del Corso. La trovata è straordinaria: ogni autore (e sono tanti) ha cinque minuti cinque per parlare del proprio libro e bersi una bionda ghiacciata; alle sue capacità dialettiche (e bibitorie) è affidato il proprio successo.

Io e la mia signora arriviamo sui navigli prestino, e ci facciamo un Negroni tanto per fare il fondo. Nonostante il caldo dei giorni precedenti, il tempo è piuttosto inclemente e minaccia pioggia.

Per cui, non appena avvistiamo le prime gocce, ci diamo una mossa e c’intrufoliamo in libreria.

L’atmosfera è calda e amicale: sulla soglia vedo Paolo Franchini con cui scambio subito un paio di battute festose. Nel frattempo arrivano due autentici pezzi da novanta: Stefano Di Marino e Alan D. Altieri.

Mi avvicino e stringo come si deve la mano di mr. Armageddon, il Professionista, invece, mi smazza un paio di libri giusti (mi mancavano giusto i primi due volumi della saga di MONTECRISTO: li baratto con un’edizione vintage di CONFINE DI STATO e un TURKEMAR d’annata). Saluto il padrone di casa, l’amico Francesco Gallone e conosco finalmente di persona Matteo Di Giulio. Intanto arriva pure Alessandro Bertante ed è subito tempo di chiacchiera. Pronti via, la serata decolla: apre Altieri e poi via via è tutto un susseguirsi di buone penne (e ottime birre) sul palco. Ci sono anche la mia amica Annarita e il suo fidanzato Paolo Bianchi, oltre che Fabio e Dani (venuti apposta da quel di Vercelli), per cui l’attesa per andare in scena è stemperata come si deve…

Io e il buon Roversi andiamo su per ultimi, chiudendo la mirabile kermesse a colpi di salate facezie e mossette degne di Keaton (Buster, non Michael): ossia, facciamo i cazzoni finché il tempo a nostra disposizione non è scaduto…;-)

A fine serata piove che Dio la manda, per cui c’è tempo solo per saluti vari, abbracci, promesse di rivedersi presto.

Vero campione della serata: Andrea G. Pinketts, che in fatto di libri e birra non ha niente da farsi insegnare da nessuno.


Quarta fermata: SEGRATE (MI) – 22.06.09

L’appuntamento è per le otto e qualcosa al Magnolia, straordinario locale al parco dell’Idroscalo da cui sono passati tutti, ma proprio tutti i gruppi più cazzuti. L’appuntamento è con un paio di Alessandri: Beretta e Bertante. L’occasione è ghiotta: stasera presenteremo l’antologia VOI NON CI SARETE, curata dal Bert ed edita da Agenzia X.

L’appuntamento è tra cinque minuti e io sono perduto in autostrada.

Anzi no, in tangenziale. Sì, perché il mio navigatore ha un’idea precisa di dove sia il Magnolia: purtroppo per il sottoscritto, si tratta di un’idea assolutamente sbagliata. Ecco che risuona la vocina: “ARRIVO A DESTINAZIONE!” e io mi trovo a parcheggiare accanto ad un locale fuori dal quale torreggia l’insegna: “BEACH SOMBRERO”, o qualcosa del genere…

Allora chiamo gli Alessandri, adocchio cartelli, seguo delle auto, finché non imbrocco la strada giusta.

A una rotonda, finalmente, vedo l’indicazione.

Arrivo proprio nel momento in cui arrivano i miei soci.

Parcheggiamo, scendiamo, guadagniamo l’ingresso.

Ad accoglierci c’è Stefano, straordinario padrone di casa. Ci rifornisce di pizza e birra, ci mettiamo a sedere sulle panche e ci godiamo il fresco.

Alla terza bionda il fresco non è più un problema e cominciamo a congetturare se sia stata una buona idea organizzare una presentazione di un’antologia di un piccolo editore di lunedì sera…

Ci ricrediamo ben presto: giusto il tempo che arrivi Andrea Scarabelli (un altro autore della ballotta antologica), che Elia Billoni scaldi l’atmosfera con i grandi successi dell’indimenticato Dino Fumaretto, e il Magnolia si riempie di gente.

Cinquanta, sessanta persone, come ridere.

Non è facile tenere botta dopo il maestro Billoni, ma ci proviamo. Parte Ale Bertante, cazzuto e sintetico come sempre. Poi è il mio turno: leggo in napoletano della peste oltre il Muro. Il pubblico se la spassa.

Dopo di me Andrea parla di mutui antichi e sogni infranti, mentre l’ottimo Beretta spacca tutto raccontando dei fattoni felpabianca nella Milano del futuro tritata dalla guerra delle multinazionali.

Applauso finale: ce l’abbiamo fatta…

Ancora una birretta, due chiacchiere con Igor (arrivato nel frattempo), un saluto a Ste e via verso casa. Prima delle due sono nel paglione. Bella serata, straordinaria davvero. Non vedo l’ora che sia il 13 di luglio: sarò di nuovo da queste parti per SETTANTA…

giovedì 23 luglio 2009

Letture estive 2009


Cari amici e gentili amiche,

eccovi, prima delle vacanze, una mitragliata di consigli letterari.

Sono più o meno a scatola chiusa (a parte Di Marino – già letto –, Chabon – che sto finendo – e Brooks – che ho consumato solo in parte) ma credo che questi titoli non deluderanno. Sono le mie letture estive, quelle che mi porterò appresso in Provenza. Se vi capita di leggerne qualcuno, a settembre ne parliamo.

Josh Bazell, VEDI DI NON MORIRE, Einaudi

Michael Chabon, IL SINDACATO DEI POLIZIOTTI YIDDISH, Rizzoli

Max Brooks, MANUALE PER SOPRAVVIVERE AGLI ZOMBI, Einaudi

Don Winslow, IL POTERE DEL CANE, Einaudi

Stefano Di Marino, PIETRAFREDDA, Perdisa

Alan D. Altieri, HELLGATE, Tea

Patrick Fogli, VITE SPERICOLATE, Verdenero

Alan Weisman, IL MONDO SENZA DI NOI, Einaudi

Ivan Guerrerio, SPLENDIDO SPLENDENTE, Agenzia X

Simone Ragazzoni, LA FILOSOFIA DI LOST, Ponte alle grazie

venerdì 17 luglio 2009

“Zingaro”, ovvero “racconto dettagliato del viaggio più lungo dell’anno” - Seconda Parte

Seconda fermata: ROMA – 18 giugno 2009
La sveglia, questa volta, è davvero alba: io che di mio dovrei essere in ferie da una settimana almeno, per vari motivi collaterali non ho ancora pisolato oltre le otto del mattino. Per non sbagliarmi, a ‘sto giro punto la sveglia alle 7 e mezza e alle nove sono già sul treno per Milano. In Centrale incontro Roberto (Rubbè, per gli amici) pronto pronto a salpare per Roma pure lui.
Parlottiamo, ci fumiamo una paglia al binario, ma poi siamo repentinamente divisi dai nostri biglietti prenotati. Viaggio in solitaria, dunque, bevendomi d’un fiato lo straordinario Pietrafredda del maestro Stefano Di Marino e avendo tutto il tempo d’iniziare Balkan Bang di Alberto Custerlina (sulla tratta Milano-Roma, Perdisa rulez…)
Arrivo che l’ora di pranzo è passata da un pezzo, ma alla stazione c’è già Alessandra (Buccheri) ad attendermi e a promettermi una bevuta pre-presentazione. Io e Rubbé ci salutiamo (grandi abbracci e saluti per i nonni) e il mio amico si ripromette, se ce la fa, di passare più tardi da Mel Book Store.
Non faccio tempo a registrare l’informazione che squilla il cellulare: è Nino D’Attis, appena arrivato dalla Toscana e pronto a ridiscendere in pista. Ci accordiamo per una birraccia nei dintorni di Via Nazionale. Il punto è che io e Ale arriviamo un po’ prima e di birre, alla fine, me ne scasso due e mezza.
Nino, benché sopraggiunga con una media di ritardo, mi riprende senza fatica, si affianca e tagliamo insieme il traguardo.
Nel frattempo succedono due cose:
1. Arriva Massimiliano Di Giorgio terza anima della presentazione romana. Atteso.
2. Arriva Lorenzo Flaherty. Avete capito bene, il capitano Venturi del R.I.S. Non è atteso e infatti, dopo una sbirciatina al nostro tavolo (ingolfato di vuoti a rendere), se ne va senza nemmeno salutare.
Chiusa anche la parentesi V.I.P. (d’altronde, la Capitale è la Capitale manco pe’ gnente…), notiamo che s’è fatta ‘na certa e decidiamo di incamminarci verso la libreria.
Al nostro arrivo, ad attenderci ci sono un po’ d’amici: Enzo di Corpi Freddi, Valentina e Alessandra, lettrici voraci e voci del web che finalmente conosco di persona. C’è anche il mio gemello tra il pubblico, ma lo scoprirò solo a presentazione ultimata.
Con Nino e Alessandra si chiacchiera di Anni di Piombo, archivi, emeroteche, ricerche e New Italian Epic. Teniamo banco (e botta) per mezz’ora e poi rompiamo le righe e congediamo il gentile pubblico.
Saluti, baci, ma manca qualcosa: Enzo vorrebbe fare un’intervista (ha portato la telecamera apposta), Alessandra (non Buccheri, quell’altra Alessandra) mi deve una birra e dunque tocca organizzarsi, dal momento che la libreria sta per chiudere (e non serve alcolici…)
Dunque, nuovo passaggio radente al pub (una religione, ormai…). Intervista per Corpi Freddi con tanto di sottofondo musicale (disturbante) ed ennesima pinta di chiara. Chiacchiere, chiacchiere, chiacchiere e infine una folle corsa verso la mejo trattoria della Nomentana.
A cena ci raggiunge anche la moglie di Massimiliano, simpaticissima. Come ci sediamo, prima ancora di ordinare, arrivano degli straordinari fiori di zucca impanati, fritti e ripieni di mozzarella e alici (che te lo dico a fare, come se magna a Roma…). Poi l’amatriciana è d’obbligo, così come il profitterole, che però non è un vero profitterole, ma una bomba atomica di pan di spagna infestata da qualunque tipo di cioccolato conosciuto al mondo: una delizia; alla quale, però, devo cedere perché sto per esplodere.
Un Lagavulin per buttare giù, due passi e poi a nanna. La mattina dopo si riparte alle otto e mezza: felice, contento e infinitamente grato alla Capitale e ai miei amici di essere sempre così straordinari.

Corredo fotografico (ad uso e consumo dei soli utenti facebook).


Terza fermata: MILANO – 20 giugno 2009
Un paio d’anni fa il mio amico Paolo Roversi ha avuto un’idea della Madonna: organizzare una maxi bevuta collettiva con scrittori e pubblico. Detta così, suona come una ciucca di gruppo senza senso, ma in realtà il Milano in Bionda è un simpatico evento letterario sponsorizzato dalla Menabrea che ha luogo alla Libreria Del Corso. La trovata è straordinaria: ogni autore (e sono tanti) ha cinque minuti cinque per parlare del proprio libro e bersi una bionda ghiacciata; alle sue capacità dialettiche (e bibitorie) è affidato il proprio successo.
Sabato 20 io e la mia signora arriviamo sui navigli prestino, e ci facciamo un Negroni tanto per fare il fondo. Nonostante il caldo dei giorni precedenti, il tempo è piuttosto inclemente e minaccia pioggia.
Per cui, non appena avvistiamo le prime gocce, ci diamo una mossa e c’intrufoliamo in libreria.
L’atmosfera è calda e amicale: sulla soglia vedo Paolo Franchini con cui scambio subito un paio di battute festose. Nel frattempo arrivano due autentici pezzi da novanta: Stefano Di Marino e Alan D. Altieri.
Mi avvicino e stringo come si deve la mano di mr. Armageddon; il Professionista, invece, mi smazza un paio di libri giusti (mi mancavano giusto i primi due volumi della saga di MONTECRISTO: li baratto con un’edizione vintage di CONFINE DI STATO e un TURKEMAR d’annata). Saluto il padrone di casa, l’amico Francesco Gallone e conosco finalmente di persona Matteo Di Giulio. Intanto arriva pure Alessandro Bertante ed è subito tempo di chiacchiera. Pronti via, la serata decolla: apre Altieri e poi via via è tutto un susseguirsi di buone penne (e ottime birre) sul palco. Ci sono anche la mia amica Annarita e il suo fidanzato Paolo Bianchi, oltre che Fabio e Dani (venuti apposta da quel di Vercelli), per cui l’attesa per andare in scena è stemperata come si deve…
Io e il buon Roversi andiamo su per ultimi, chiudendo la mirabile kermesse a colpi di salate facezie e mossette degne di Keaton (Buster, non Michael): ossia, facciamo i cazzoni finché il tempo a nostra disposizione non è scaduto…
A fine serata piove che Dio la manda, per cui c’è tempo solo per saluti vari, abbracci, promesse di rivedersi presto.
Vero campione della serata: Andrea G. Pinketts, che in fatto di libri e birra non ha niente da farsi insegnare da nessuno.

mercoledì 15 luglio 2009

“Zingaro”, ovvero “racconto dettagliato del viaggio più lungo dell’anno” - Prima Parte

Riprendere le fila di un discorso lasciato indietro centinaia di chilometri fa non è facile.

Non è facile perché i ricordi son leggeri, si sfilacciano in fretta e andarli a riprendere, fissarli a posteriori, è sempre un casino. Ad ogni modo, bella gente, ci proviamo.

E vediamo che succede.


Prima fermata: REGGIO EMILIA – 16 giugno 2009

Corre il giorno 16 di giugno e la temperatura, anche alle prime luci dell’alba, è torrida.

Mi sveglio, mi colaziono come si deve, preparo la valigia e un paio d’ore dopo pranzo sono già in strada. All’altezza di Piacenza, il termometro della macchina, nonostante la velocità e il condizionatore a palla, segna 36 gradi… ci si squaglia…

Mollo la macchina a Reggio in piena zona traffico limitato senza rendermene minimamente conto. Guadagno la via dell’hotel a grandi passi e alla reception un corpulento portiere (coi capelli di Ivan Zazzaroni) mi consegna un pass per la ZTL e mi intima di correre a piazzarlo sull’auto, o i vigili urbani ne faranno scempio.

Mi affanno, mi scapicollo, mi affretto, ed arrivo giusto un secondo prima del cappelluto tutore dell’ordine.

Pericolo scampato…

Torno in hotel e sono l’ombra di me stesso (un’ombra sudata, ça va san dire), ma ormai è tardi: c’è giusto il tempo di una doccia veloce e di uno squillo al mio amico Paolo che è già ora di andare. Eliselle mi manda un sms e dice di aspettarmi nella piazza delle Fontane.

Io chiedo al corpulento doorman, ma dice che non esistono piazze del genere a Reggio. Lo fisso per un minuto intero come Dory fissa Marlin in Finding Nemo e poi decido che fa troppo caldo per dargli retta.

M’incammino solingo, guadagno la piazza in un giro d’angolo e, dopo nemmeno un secondo che sto al sole ad arrostirmi in attesa della padrona di casa, compare Mauro Marcialis con la sua bimba piccola.

Chiacchiere, risate e un aperitivo. Arrivano anche Paolo ed Eliselle, l’atmosfera si scalda: altro giro di bevute (per il sottoscritto e il Paolino, Eliselle niente). Mauro mi racconta qualcosa del suo nuovo libro (fichissimo!) e poi sgattaiola via, ché la bimba, come dicono a Reggio (di Calabria, però), “vuole cenata”.

Ci si dà appuntamento per dopo, al Paguro.

Rimaniamo in tre e decidiamo che è ora di mettere qualcosa sotto i denti: due passi e ceniamo in uno splendido posticino in mezzo ad antiche mura: le alici marinate hanno il loro perché e i tortelli di zucca non tradiscono.

Il servizio non è velocissimo, ma la conversazione è ottima. Per cui aspetta aspetta, non ci accorgiamo che è quasi ora di andare: paghiamo, ci alziamo e fuggiamo in direzione Paguro.

Grazie a Dio siamo i primi: la faccia è salva.

Nel giro di mezz’oretta arrivano un po’ d’amici (torna Mauro e ci raggiunge Mario Uccella) e un po’ di pubblico.

La sala è piccolina e la gente non è molta, ma capiamoci: è martedì sera e fa un caldo porco…

Lo scambio d’opinioni, però, è gustosissimo. Chiacchieriamo fino alle undici.

Poi saluti, strette di mano, qualche firma di rito e un generoso whisky offerto dalla casa.

Due passi col Paolino, ancora chiacchiere e si tira tardi. Ma non troppo, ché il giorno dopo si lavora.

Io durante la notte sono colto da invecchiamento precoce (o è semplice rincoglionimento): mi trovo in un grande e bell’albergo e potrei dormire fino a tardi – un a volta tanto – e invece alle 6.10 son già in piedi, come un anziano insonne…

Che fare? Una doccia, colazione e poi via verso casa.

Molto prima di pranzo sono a Novara. Il giorno uno si è concluso, ma il giorno due è già alle porte.

Roma mi aspetta…


Corredo fotografico (ad uso e consumo dei soli utenti facebook).

giovedì 9 luglio 2009

Recensioni a mazzi

Amici, vicini, compatrioti,
il tour continua e i resoconti di viaggio latitano, lo so. Ci sto lavorando, come dicono quelli preparati.
Nel frattempo, vogliate accontentarvi di una maxi rassegna di tutto ciò che in rete e sulla carta stampata riguardo al mio secondogenito.
In rigoroso ordine sparso:

REPUBBLICA
STRADA NOVE
COME DON CHISCIOTTE (HS recensisce Settanta)

COME DON CHISCIOTTE (l'analisi approfondita di Settanta)

ARPA MAGAZINE

IL MUCCHIO
MILANO NERA
MIDIAN
VOCE D'ITALIA
THERESE
CHIARA MILANESI

SAMUELE BAGLIONI

Tra l'altro:
di recente è uscita anche su LA REPUBBLICA una lusignhiera recensione di VOI NON CI SARETE.
Su NOVAMAG si parla di WLECOME IN RIMINI, la prima traccia della sonorizzazione del racconto.
Su LULU.COM è finalmente disponibile l'ultimo numero di UNITED WE STAND: LA FINE DELLA STRADA.
Questo, per il momento, è tutto.
Ci si vede lunedì in questo meraviglioso posticino.

martedì 23 giugno 2009

Cinque date in una settimana non sono uno scherzo...

Nell'ordine: Reggio Emilia, Roma, Milano e Segrate, con una puntatina a Vercelli per organizzare la presentazione dei primi di luglio. E' stata una settimana straordinaria, ricca di emozioni, incontri, bevute, sorrisi, amici. Ma è anche stata una settimana senza il tempo per respirare.
Aggiungeteci che domani si parte per Cork e oggi si lavora a United We Stand e vi renderete conto che tempo per i resoconti non ce n'è granchè. A dirla tutta, non ho avuto nemmeno un minuto per scaricare le foto dalla digitale...
Spero capirete se non vi servo sul solito piatto d'argento la microconaca dettagliata delle ultime trasferte. Non subito, almeno: questa volta vi chiedo di aver pazienza.
Quando torno dall'Irlanda, giuro che metto giù la Divina Commedia dei racconti di viaggio...:-)
Un postone riassuntivo delle ultime due settimane, preciso fin nei minimi particolari.
Promesso.
Intanto tiro il fiato.
Stay well...

sabato 13 giugno 2009

GIANCARLO DE CATALDO su SETTANTA


Sull'Unità di oggi una lusinghiera recendione del mio corposo secondogenito firmata dal maestro Giancarlo De Cataldo. La trovate qui.
E visto che siamo in tema di rassegna stampa, vi segnalo anche la rece del Mucchio di giugno ad opera della grandissima Annarita Briganti, qui.
Buone letture...

venerdì 12 giugno 2009

Daje colla radio (e il CONFINE vintage...)


Amici, amiche, conoscenti tutti,
il vostro scrittore (ahimè non più) over cento preferito si è innamorato del mezzo radiofonico e si dà al presenzialismo estremo: oggi alle 15.45 sono stato in diretta su RADIO POPOLARE ROMA e alle 18.40 lo sarò di nuovo, in compagnia di Davide Ruffinengo, su Prima Radio.
Nel frattempo, la settimana delle mille presentazioni è ormai alle porte:
MARTEDì 16 GIUGNO sarò al Paguro Cafè di Reggio Emilia con Eliselle. ore 21.15
GIOVEDì 18 GIUGNO, in compagnia di Nino D'Attis e Alessandra Buccheri, presenterò SETTANTA da Melbook Store a Roma. Ore 18.30 (a lato uno splendido flyer realizzato apposta per l'occasione).
SABATO 20 GIUGNO scateneremo l'inferno a MILANO IN BIONDA (Libreria San Gottardo, corso San Gottardo 35, Milano). Siamo in diciannove scrittori con una tonnellata di birra gratis: vedete voi... Se venite, c'è una bionda free anche per voi (una sola, però...;-))
Dimenticato qualcosa?
Ah, sì, cacchio!
E' uscita una recensione di CONFINE DI STATO su SUGARPULP.IT!
E' meraviglioso! Dopo tutto questo tempo in giro, il buon vecchio CONFINE riscuote ancora successi...
Vi saluto, bella gente.
Statevi bbuoni. Ci si vede in giro.

giovedì 11 giugno 2009

Aggionamenti stampa su SETTANTA

Negli ultimi due giorni sono uscite un po' di cosucce interessanti:
qui trovate la recensione di SETTANTA di Adele Marini per Intimità, qui quella di WUZ e qui un estratto del romanzo concesso in esclusiva al blog LA POESIA E LO SPIRITO.
Buona lettura.
Ah, già che ci sono: domani alle 15.30 sono in diretta su RADIO POPOLARE ROMA; e sabato sera (13 giugno) alle 22.30 su PUNTO RADIO.

mercoledì 10 giugno 2009

Una chicca per RADIO 2


Cari amici vicini e lontani,
se volete sapere com'è andata a TUTTI I COLORI DEL GIALLO domenica scorsa, cliccate qua.

martedì 9 giugno 2009

TERRA DI NESSUNO

Ladies & gentlemen,
è con immenso piacere che annuncio l'uscita dell'album UWS - TERRA DI NESSUNO ad opera del sottoscritto e della strepitosa ciurma di IL MIO NOME NON HA IMPORTANZA.
Per ascoltare l'album (5 pezzi per un totale di 15 minuti) non dovete fare alto che premere play sul player qui sotto.



UWS - TERRA DI NESSUNO è la sonorizzazione dell'omonimo racconto contenuto nella raccolta VOI NON CI SARETE, a cua di Alessandro Bertante ed edita da Agenzia X.
Questo è lo spin - off più corposo che abbia mai mai scritto per ampliare l'universo di UWS. Ed è decisamente il mio preferito.
Sentirlo trasformato in un beat martellante sotto la mia voce nasale è una bellissima emozione.
Godtevelo!

****

In chiusura, un paio di segnalazioni stampa.
Su Novamag è uscito un lungo e lusinghiero articolo sull'EPICA DI SETTANTA. L'ha scritto Alessandra Buccheri.
Su molti siti, invece, sono comparse recensioni e segnalazioni del mio secondogenito. Non potendo davvero star dietro a tutto, cito quelle che mi sono capitate sotto gli occhi (giuro che non appena ho un minuto, aggiorno la rassegna!) In rigoroso ordine sparso: CUT - UP, UNO e NESSUNO e LA VOCE.

lunedì 8 giugno 2009

Carpet Beaters live @ Libreria Lazzarelli - 24.05.09

Gentile pubblico,
una vera chicca. Al termine della presentazione novarese di SETTANTA, lo scorso 24 maggio, un manipolo di valorosi imbracciò chitarre e batteri elettroniche e mandò in visibilio la platea con un pezzo da antologia. Tutti noi ignoravamo che tra il pubblico si annidasse un fan telecamera-munit, eppure...
Ecco la storica testimonianza di quel magico evento:

sabato 6 giugno 2009

Interviste, radio, ricchi premi e cotillons: il tour di SETTANTA e il nomadismo

Cari amici vicini e lontani,
un brevissimo aggiornamento sugli appuntamenti dal vivo col vostro autore (ormai, ahimé...) under cento preferito:
ieri sono stato su Radio Popolare con l'ottimo Mauro Gervasini. E' stato molto interessante, soprattutto grazie al feedback immediato via facebook.
Domani, alle 13.00, sarò ospite di Luca Crovi su Radio Rai 2 a TUTTI I COLORI DEL GIALLO.
Stamattina ho registrato un intervento che andrà in onda su RCS RADIO VERONA mercoledì 10 giugno alle ore 13.00. Per chi avesse voglia e tempo di ascoltare, qui c'è il link al sito della radio.
In questi gioni sono usciti sui giornali alcuni pezzi particolarmente lusinghieri nei confronti del mio secondogenito. La rassegna nella colonna di destra del blog è aggiornata, ma vi segnalo in ogni caso i pezzi più significativi:
L'intervista di Barbara Baraldi per SICK GIRL MAGAZINE.
La recensione sull'edizione vercellese de LA STAMPA firmata Gianluca Mercadante.
Quella su Liberazione ad opera di Davide Turrini.
L'anticipazione su Carmilla.

Prossima data live: sabato 13 giugno (sera) su PUNTORADIO. Maggiori dettagli a breve.

State bene, gente!
Ci sivede (sente, legge) in giro.

giovedì 4 giugno 2009

SETTANTA su Carmilla


Un'anticipazione del mio nuovo romanzo sul prestigioso magazine diretto da Valerio Evangelisti e Giuseppe Genna: qui.

martedì 2 giugno 2009

Genova & so much more: letture passate e scritture future

Sono un po' di corsa, ma due cose ve le devo proprio raccontare: la prima ha a che fare coi viaggi, le "trasferte" come le chiamo io, la seconda coi libri; quelli già stampati e quelli ancora da scrivere.
Ma andiamo con ordine: sabato scorso, ovvero sabato 30 maggio, sono partito alla volta di Genova. Ad accompagnarmi Stefano, il mio migliore amico, che già aveva seguito la carovana del NIE in Franza. Si parte comodi comodi verso le undici, ci si impianta alla'altezza di Masone e si sconta un'infinita coda sino a Pegli.
Quando l'ora di pranzo è passata da un pezzo parcheggiamo davanti a un hotel che sta proprio al numero civico del nostro ma che non si chiama come ci avevano detto. Allora telefono: "Sì, pronto, mi scusi... sono parcheggiato proprio qui davanti ma non vi trovo. Non vedo l'insegna Hotel Standard..."
E qualcuno risponde: "Hotel Soglia, signore. Entri dove c'è scritto "HOTEL SOGLIA"..."
"AH, BE', TUTTO CHIARO...", penso. Non c'è come la comunicazione ligure...
Entriamo, molliamo le valigie ed è già un'ora assurda, per cui vediamo di mettere qualcosa sotto i denti. C'è un bar niente male sotto i portici dove i panini sono squisiti, la focaccia che te lo dico a fare e l'aria sa un po' di mare (o forse è solo suggestione, tanto siamo gasati per la vacanza...); ci fermiamo a scofanare lo scofanabile.
Terminato il pranzo, non abbiamo molto tempo prima del rendez vous con la nostra ospite, per cui ci diamo una sciacquata e sveniamo un millisecondo in camera.
Giovanna Profumo, l'incaricata del Comune di Genova, ci viene a prendere in taxi. E' davvero simpaticissima e chiacchieriamo fino all'hotel di Grazia Casagrande, colei che presenterà me e Ettore Maggi prima al Libraccio e poi al Tendone Letterario.
Grazia è semplicemente straordinaria: i nostri libri, un po' per colpa delle poste, un po' per sfiga, le sono arrivati tardi e si è dovuta leggere CONFINE DI STATO, SETTANTA e IL GIOCO DELL'INFERNO in poco meno di sette giorni.
Ce l'ha fatta, e quando è ora di andare in scena al Libraccio è preparatissima.
E' venuta anche Gaia De Pascale ad ascoltarci e ci salutiamo fuori della libreria; ci sono anche suo marito, il suo splendido bambino e un'amica.
In sala il pubblico non è moltissimo ma ad ogni modo non ci sono posti in piedi. Io e Ettore siamo carichi, Grazia è in formissima: si parte. La conversazione spazia dalla resistenza alle BR all'eredità politica e sociale che i nostri vecchi hanno trasmesso a noi e che ci toccherà trasmettere ai nostri figli. Stiamo bene.
In chiusura un bicchiere di bianco e una montagna di focaccia.
Strette di mano, ringraziamenti ai librai e in men che non si dica siam di nuovo in taxi. In Piazza Matteotti arriviamo che non è ancora buio e optiamo per un aperitivo davanti a San Lorenzo.
L'atmosfera è rilassata, si chiacchiera di De Andrè, dei meglio e dei peggio quartieri di Zena e di libri, di figli, di Cuba e di rum.
Squilla il telefono: sono Montz e Barbara, due amici accorsi da Vercelli apposta per assistere al big show sotto il tendone letterario. Li incontriamo proprio in Piazza Matteotti e dopo qualche minuto ci accomodiamo; microfono in mano, affondiamo di nuovo pensieri e parole nel marcio del Paese. Man mano che Grazia ci intervista, il pubblico cresce. Tra la folla intravedo anche Daniele Cambiaso, scrittore e vecchio amico genovese.
Dopo quasi un'ora di conversazione, un applauso ci dice che è ora di cena. Senza accorgercene ci congediamo dal gruppo, stringiamo mani, firmiamo autografi e ci troviamo in men che non si dica al porto antico, seduti in un magnifico dehor vista mare. Ordiniamo pansoti e focaccia di Recco, beviamo del Vermentino che è la fine del mondo e concludiamo il pasto con un J&B ghiacciato (o meglio: il whisky lo bevo io, qualche signora sorseggia un limoncello...)
Barbara e Montz portano me e Ste in albergo, ove perdiamo conoscenza sino al mattino dopo.
L'indomani piove, e la nostra idea di fare il primo bagno della stagione sfuma miseramente. Proviamo a mangiare qualcosa ad Arenzano, ma non c'è un parcheggio a pagarlo oro. Ripieghiamo su Cogoleto, ci sbafiamo un paio di toast e altrettanti panini e ripartiamo lesti verso casa.
A metà pomeriggio son già intento a smaltire la posta arretrata e a scaricare le foto.
Ho postato solo una selezione parziale degli scatti genovesi; se siete davvero curiosi di ogni microscopico particolare, fate un salto su facebook.

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Dai viaggi ai libri, che il tempo stringe e la tastiera chiama. Ho letto un paio di romanzo in questo periodo: il primo, poco noto e appena uscito, si chiama SPLENDIDO SPLENDENTE - Romanzo per Moana, edito da Agenzia X e scritto da Ivan Guerrerio. Questo libro è semplicemente straordinario.
Vi copio e incollo ciò che ho scritto su anobii:

Il più bel romanzo italiano sugli anni '80

C'è questo romanzo che poi non è un romanzo: un racconto lungo, ecco, ma di quelli scritti col cuore. C'è questo esordiente che non è un esordiente, ma è un narratore di classe, che sa emozionare, stupire, coinvolgere, commuovere. E c'è questo personaggio, Moana, che non è un personaggio, ma è un fantasma in carne e ossa, una dama bianca fatta di respiro e fiato e poesia. Poco più di cento pagine: è come guardare un film; ma signori, che capolavoro...

L'altro libro, invece, è uscito da un po' ed è decisamente più conosciuto: BRUCIA LA CITTA' di Giuseppe Culicchia.
Per par condicio, anche qui trascrivo il mio giudizio anobiino:

Bravo, bravo, bravo...
...Culicchia diventa più bravo ad ogni libro. Dopo IL PAESE D
ELLE MERAVIGLIE, il suo capolavoro sul Settantasette, questo straordinario e cattivissimo affresco della Torino bene, viziata, annoiata, ignorante, vuota e drogatissima. E l'altra faccia della medagia, a vent'anni di distanza, della Milano da bere. Vuoto su vuoto. Il romanzo si beve in un soffio. Peccato per il finale.

Tra i due, sicuramente, vince Guerrerio. Ma è impossibile non ridere, piangere, pensare ed emozionarsi leggendo il libro di Culicchia.

Ora, davvero, vado. Perchè oggi inizio il vero lavoro sul mio nuovo libro. La prima fase della documentazione è finita, ora inizia la scalettatura e l'integrazione documentaria. E poi si attacca a scrivere.
Come dite? No, signori e signore, non è il terzo volume della trilogia. Per quello c'è tempo.
Di che parla questo nuovo romanzo? Non posso sbottonarmi, vi tocca aspettare.
Consolatevi, però; nemmeno il mio editor ne sa nulla.
Tra un paio di mesi si ritroverà il manoscritto nella casella di posta. Solo allora vi dirò qualcosa in più.
Per il momento: acqua in bocca!