DA DOVE VENGO IO - CENT'ANNI vol.1

sabato 22 marzo 2008

Vive la France! (Il reportage): cronaca molto poco seria parte due



Giorno 2 (venerdì 7 marzo)

Sveglia non proprio all’alba e gran comodità. Niente gita ad Aix: venerdì il Convegno si sposta a Marsiglia, il che vuol dire esattamente al pian terreno dello stabile in cui io e Ste alloggiamo.

La mattina, più o meno, si tiene botta. Nonostante la maggioranza di interventi in francese e il peso del sonno arretrato.

Dopo un succulento pranzo a base di vino e tartine (in Francia si mangia così, che volete?), la lusinga della pennica è troppo forte. Con la scusa della voce da risistemare (venerdì ero completamente afono, e alle 18.00 era previsto un mio intervento) salgo “un attimo” a leggere due pagine di La vita secondo il Grande Lebowski (fate un favore alla vostra libreria: comprate questo libro. Darà un tono all’ambiente).

Non vado oltre la decima riga e rimango tra le braccia di Morfeo fino alle 16.30 (minuto più, minuto meno).

Arrivano le 18.00 e la mia voce non assomiglia più a quella di Darth Vader; decisamente ricorda quella di Claudia Cardinale (o di Patty Smith, fate voi…).

Nonostante la gutturalità che mi pervade, riesco a discutere di linguaggio, Jean Jacques Annaud e Marsellus Wallace. Applausi e molta solidarietà per il povero italiano malaticcio.

Dante e Giampaolo fanno due interventi davvero insuperabili, dandomi parecchia biada.

Tutto finito alle sette e mezza: tutti in macchina verso Aix per una magnata in grande stile.

A tavola siamo io, Ste, Domenico Guzzo, Alessia e Marco, due ricercatori simpaticissimi conosciuti al Convegno. La conversazione e il ristorante sono splendidi. Splendido è anche il fatto che paga l’Università.

L’unica cosa che non ci convince è il menu.

Per carità: se dicessi di aver mangiato male, direi una gran balla.

Tuttavia quattro gamberetti in salsa soia, un cavolo ripieno di carne macinata e una fetta di tiramisù non sono esattamente il mio ideale di cena. Ottimo (e abbondante) il rosso d’accompagnamento.

Dopo cena, tutti a nanna.

Giorno 3 (sabato 8 marzo)

Sole e cielo terso alle dieci di mattina, la voce quasi tornata al suo posto. E qui si pone il dilemma: dirigersi di nuovo verso l’aula e il Convegno ad Aix, oppure gozzovigliare in giro per Marsiglia?

Che ve lo dico a fare? I due pessimi elementi piemontesi, dopo breve consultazione (Io: “Convegno?” Ste: “Naaaaaaaaaaaaaaa!”) si fiondano a far colazione, dopodiché si perdono per le vie di Marsiglia.

Non so dirvi di preciso cosa si è visto (la cattedrale e il vecchio porto di sicuro, per il resto non saprei…), ma ricordo perfettamente profumi e sensazioni: bambini che giocano a calcio sotto una struttura anni Cinquanta che sembra un tempio greco. Un suq a due passi dall’arco di trionfo (sì, c’è un arco di trionfo anche a Marsiglia…), i magazzini Lafayette e le guinness (diverse guinness a dirla tutta…) in un Irish Pub dove proiettavano Scary Movie 4 senza sonoro.

Giornata splendida.

All’alba delle sei e mezza chiamo Claudio Milanesi. Gli dico che stiamo andando a Aix per salutarlo e ringraziarlo. Non sembra scocciato dalla nostra assenza, anzi. Lui e Chiara Milanesi approvano di gusto la nostra fuga dal convegno e si finisce per andare a cena tutti assieme.

Il “tutti” include Giampaolo Simi e un paio di suoi amici, Ugo, Micheal e molte altre persone (ricercatori, professori, gente simpatica) di cui non ricordo il cognome.

Si mangiano fois gras (povere oche… Ma che bontà…), salmone e mousse al cioccolato e si parla di Brigate Rosse, del Congo, di Ibiza negli anni Settanta e di Giuseppe Genna.

Il tutto innaffiato dall’ottima birra della casa.

Alla fine ci si saluta con molta tristezza, ripromettendoci di vedersi al più presto. Ste lascia a Claudio il link al myspace del suo gruppo, i Punk’o’mat e via di nuovo verso Marsiglia.

Giorno 4 (domenica 9 marzo)

La lunga strada (500 km) verso casa. A farci compagnia, ancora una volta, Morandi e Bille Joe Armstrong.

Si cena con le gambe sotto il tavolo della cucina e si dorme nel proprio letto.