DA DOVE VENGO IO - CENT'ANNI vol.1

lunedì 18 febbraio 2008

Ettore Brivido, un nome che non si dimentica


Oggi è un giorno speciale. Uno di quelli che non si scordano tanto facilmente.

Speciale non tanto per il sottoscritto, che non ha molto da festeggiare (giusto la guarigione dall’influenza più lunga del mondo… Mi scuserete se lo scrivo tra parentesi e associo alla scrittura qualche scongiuro: oramai vivo nel panico da ricaduta…;-)), quanto per uno dei miei personaggi.

La data di nascita di un personaggio è sempre nebulosa, complicata, piuttosto vaga. In genere un autore non presta troppa attenzione a una intuizione, anche se ottima.

Per esempio, ricordo perfettamente quando inciampai nel nome Andrea Sterling. In realtà all’anagrafe era Marco Sterling, ma non mi convinceva granché. Lo trovai su un foglio domenicale di una chiesa di periferia. Di lì a pochi giorni sarebbe stata celebrata una messa in suffragio del povero defunto: Marco Sterling, classe 1920.

Mi ricordo di essermi appuntato il nominativo e l’età. Ma mentirei se vi raccontassi con precisione che giorno era.

C’era il sole, era primavera, forse. Non ricordo altro.

Molto prima di iniziare a scrivere CONFINE DI STATO, questo è sicuro.

E invece a volta capita di avere una grande idea e di essere così lucidi da prendere nota.

Un anno esatto da oggi, il 18 febbraio del 2007, rimuginavo cercando un appellativo per un personaggio molto cool.

Il character era stato creato sulla base di fonti storiche (sapete come lavoro), ma oramai aveva preso la sua strada e aveva un’individualità. Per comodità continuavo a chiamarlo con i nomi dei suoi “antenati”, ma quei nomi iniziavano ad andargli stretti.

Ci misi un pomeriggio intero, poi, durante una ricerca su google, mi apparve l’immagine di un film di qualche anno fa. Il titolo originale, molto più adeguato alla trama dell’italico corrispettivo, era MAXIMUM OVERDRIVE. Ma si sa, gli Ottanta sono stati anni di sperimentazioni golose in fatto di traduzioni (First blood part 2 da noi fu il titanico Rambo 2 la Venedetta), per cui nessuno si stupisca se la pellicola horror con le auto impazzite che davano la caccia agli umani da noi fu smerciata come BRIVIDO.

Al di là dell’evidente distanza concettuale tra titolo e traduzione – assolutamente irrilevante ai fini della mia ricerca – quel titolo, quella semplice parola, racchiudeva tutto quello che stavo cercando per il mio personaggio.

“Si chiamerà Brivido”, pensai.

A quel punto feci un gioco consueto. Una volta trovato il cognome, in genere sperimento nomi di battesimo come fossero montature da vista. Quello che non stona, rimane.

Ettore calzava a pennello.

Ettore Brivido nacque ufficialmente il 18 febbraio 2007, e aveva in carnet partecipazioni a storie importanti.

Forse ne avevo già accennato di sfuggita su queste pagine, ma è sempre bene rinfrescare la memoria.

Ettore Brivido sarà uno dei personaggi principali di United We Stand. E proprio per festeggiare il suo primo compleanno, abbiamo deciso di pubblicare su www.unitedwestand.it una storia che lo vede protagonista.

Il racconto si intitola Rivolta , è in due puntate e qui trovate la prima.

Inauguriamo, con questa storia, la sezione COLLATERAL. Sezione che, nei mesi a venire, si popolerà di narrazioni importanti, talora firmate da penne d’eccezione.

Da quando il progetto UWS è partito, molti colleghi mi hanno manifestato il loro apprezzamento e hanno deciso di dare il loro contributo alla costruzione del cosmo UWS. Tra un’uscita e l’altra vi delizieremo con racconti unici, e non sarà raro trovare sotto al titolo la firma di grandi autori del panorama nazionale. Qualche nome? Alcuni tra i collettivi più noti della scena potrebbero dire la loro sulle pagine di www.unitedwestand.it. E state certi che saranno in buona compagnia.

Di più non posso veramente dirvi. Per cui, bocca cucita e torniamo a Ettore.

Ettore lo incontrerete al fresco. La location è la Casa circondariale di Novara, l’anno è il 1981.

Non vi voglio raccontare altro, per paura di rovinarvi la sorpresa.

La conclusione della storia la prossima settimana, sulle medesime frequenze.

L’Ettore che conoscerete sulle pagine di UWS ha molto poco a che fare con quello che avrà un ruolo dominante in Settanta.

Avete capito bene. Ettore prenderà parte (e che parte!) al mio prossimo romanzo. Se in UWS, gioco forza, lo conoscerete con qualche primavera sulle spalle, in Settanta vi godrete i suoi esordi.

Il secondo capitolo della mia trilogia sporca, tuttavia, è ancora in fase di lavorazione, e temo che per qualche mese ancora non potrete sfogliarlo.

Nell’attesa, tuttavia, potrete consolarvi con una storia di coltelli e fiori d’arancio, che avrà come protagonista, ancora una volta, il Nostro.

Il racconto (piuttosto voluminoso, a dire il vero) si chiama COMPARI D’ANELLO e fa parte della raccolta MATRIMONI, di recente pubblicazione nella collana LIBRIVOLANTI di Effequ.

Effequ, lo ricorderete, è stato il mio primo editore. E i più affezionati tra voi serberanno memoria delle sue mitiche raccolte a tema (alle quali il sottoscritto partecipò in più di un’occasione, anni or sono).

La raccolta di quest’anno è particolarmente intrigante, vuoi per il tema, vuoi per la maniera in cui se ne discute.

Il mio racconto, al solito, parla la lingua della strada. E la mia storia ha poco a che fare con liste nozze e ristoranti prenotati con un anno d’anticipo. Ad ogni modo, credo di colpito al cuore il tema dei legami forti.

In sottofondo, la Milano dei Settanta che tanto mi è cara.

Il libro non è ancora in libreria, ma sul sito di Effequ lo trovate già. Se lo ordinate adesso, dovreste riceverlo per fine mese, per la modica cifra di 10 euro (senza spese di spedizione. Omaggio della ditta).

Un modo inconsueto per festeggiare una giornata importante. Un giorno speciale per festeggiare un personaggio che, sono sicuro, non scorderete in fretta.

Buon compleanno, Ettore. L’avventura è appena iniziata.