DA DOVE VENGO IO - CENT'ANNI vol.1

domenica 2 agosto 2009

Chiuso per ferie, si riapre a settembre

Gentili signore e cari signori,
è tempo di tirare giù la serranda. Il blog del Sarassone chiude per tutto agosto e il suddetto Sarassone (rasato di fresco e simile nel sambiante a Walter del Grande Lebowski) se ne va oltralpe a trascorrere una piacevole vacanzuola in compagnia della propria mogliettina e di alcuni amici (tra cui Alessandro Bertante e gli altri due terzi della Pig Productions, che te lo dico a fare...).
La mia idea di vacanza, lo sapete, è piuttosto tradizionale: ombrellone, birra e libri. La sera cena, vino e nanna. Spero di scampare le mille gite culturali che già sento aleggiare nell'aria (mia moglie sta redigendo una dettalgiatissima piantina della Provenza munita di punti d'interesse...) e di trovare il tempo per scribacchiare qualcosa. Il nuovo romanzo (che non è il terzo della trilogia) è a buon punto (ho già scritto una quarantina di pagine) e non sarebbe male rimpinguarlo ulteriormente. In più, approfittando della presenza della Pig al completo, si lavorerà a Ruby Soho senza sosta, c'è da giurarci.
Sempre in tema di produzione, vi comunico con un certo orgoglio che la versione MARSILIO di UWS, che sarà in libreria ad ottobre, è pronta. Io e il mio socio Rudoni ci siamo fatti in quattro e il risultato è notevole. Chi proprio non ce la fa ad aspettare ottobre può accaparrarsi il sesto numero, LA FINE DELLA STRADA. cliccando l'apposito banner qua sopra.
Detto questo, detto tutto. In regalo vi lascio un paio di puntate di Zingaro: racconto dettagliato del viaggio più lungo dell'anno.
Buone ferie, bella gente. Spassatevela, mi raccomando.


Terza fermata: MILANO – 20.06.09

Un paio d’anni fa il mio amico Paolo Roversi ha avuto un’idea della Madonna: organizzare una maxi bevuta collettiva con scrittori e pubblico. Detta così, suona come una ciucca di gruppo senza senso, ma in realtà il Milano in Bionda è un simpatico evento letterario sponsorizzato dalla Menabrea che ha luogo alla Libreria Del Corso. La trovata è straordinaria: ogni autore (e sono tanti) ha cinque minuti cinque per parlare del proprio libro e bersi una bionda ghiacciata; alle sue capacità dialettiche (e bibitorie) è affidato il proprio successo.

Io e la mia signora arriviamo sui navigli prestino, e ci facciamo un Negroni tanto per fare il fondo. Nonostante il caldo dei giorni precedenti, il tempo è piuttosto inclemente e minaccia pioggia.

Per cui, non appena avvistiamo le prime gocce, ci diamo una mossa e c’intrufoliamo in libreria.

L’atmosfera è calda e amicale: sulla soglia vedo Paolo Franchini con cui scambio subito un paio di battute festose. Nel frattempo arrivano due autentici pezzi da novanta: Stefano Di Marino e Alan D. Altieri.

Mi avvicino e stringo come si deve la mano di mr. Armageddon, il Professionista, invece, mi smazza un paio di libri giusti (mi mancavano giusto i primi due volumi della saga di MONTECRISTO: li baratto con un’edizione vintage di CONFINE DI STATO e un TURKEMAR d’annata). Saluto il padrone di casa, l’amico Francesco Gallone e conosco finalmente di persona Matteo Di Giulio. Intanto arriva pure Alessandro Bertante ed è subito tempo di chiacchiera. Pronti via, la serata decolla: apre Altieri e poi via via è tutto un susseguirsi di buone penne (e ottime birre) sul palco. Ci sono anche la mia amica Annarita e il suo fidanzato Paolo Bianchi, oltre che Fabio e Dani (venuti apposta da quel di Vercelli), per cui l’attesa per andare in scena è stemperata come si deve…

Io e il buon Roversi andiamo su per ultimi, chiudendo la mirabile kermesse a colpi di salate facezie e mossette degne di Keaton (Buster, non Michael): ossia, facciamo i cazzoni finché il tempo a nostra disposizione non è scaduto…;-)

A fine serata piove che Dio la manda, per cui c’è tempo solo per saluti vari, abbracci, promesse di rivedersi presto.

Vero campione della serata: Andrea G. Pinketts, che in fatto di libri e birra non ha niente da farsi insegnare da nessuno.


Quarta fermata: SEGRATE (MI) – 22.06.09

L’appuntamento è per le otto e qualcosa al Magnolia, straordinario locale al parco dell’Idroscalo da cui sono passati tutti, ma proprio tutti i gruppi più cazzuti. L’appuntamento è con un paio di Alessandri: Beretta e Bertante. L’occasione è ghiotta: stasera presenteremo l’antologia VOI NON CI SARETE, curata dal Bert ed edita da Agenzia X.

L’appuntamento è tra cinque minuti e io sono perduto in autostrada.

Anzi no, in tangenziale. Sì, perché il mio navigatore ha un’idea precisa di dove sia il Magnolia: purtroppo per il sottoscritto, si tratta di un’idea assolutamente sbagliata. Ecco che risuona la vocina: “ARRIVO A DESTINAZIONE!” e io mi trovo a parcheggiare accanto ad un locale fuori dal quale torreggia l’insegna: “BEACH SOMBRERO”, o qualcosa del genere…

Allora chiamo gli Alessandri, adocchio cartelli, seguo delle auto, finché non imbrocco la strada giusta.

A una rotonda, finalmente, vedo l’indicazione.

Arrivo proprio nel momento in cui arrivano i miei soci.

Parcheggiamo, scendiamo, guadagniamo l’ingresso.

Ad accoglierci c’è Stefano, straordinario padrone di casa. Ci rifornisce di pizza e birra, ci mettiamo a sedere sulle panche e ci godiamo il fresco.

Alla terza bionda il fresco non è più un problema e cominciamo a congetturare se sia stata una buona idea organizzare una presentazione di un’antologia di un piccolo editore di lunedì sera…

Ci ricrediamo ben presto: giusto il tempo che arrivi Andrea Scarabelli (un altro autore della ballotta antologica), che Elia Billoni scaldi l’atmosfera con i grandi successi dell’indimenticato Dino Fumaretto, e il Magnolia si riempie di gente.

Cinquanta, sessanta persone, come ridere.

Non è facile tenere botta dopo il maestro Billoni, ma ci proviamo. Parte Ale Bertante, cazzuto e sintetico come sempre. Poi è il mio turno: leggo in napoletano della peste oltre il Muro. Il pubblico se la spassa.

Dopo di me Andrea parla di mutui antichi e sogni infranti, mentre l’ottimo Beretta spacca tutto raccontando dei fattoni felpabianca nella Milano del futuro tritata dalla guerra delle multinazionali.

Applauso finale: ce l’abbiamo fatta…

Ancora una birretta, due chiacchiere con Igor (arrivato nel frattempo), un saluto a Ste e via verso casa. Prima delle due sono nel paglione. Bella serata, straordinaria davvero. Non vedo l’ora che sia il 13 di luglio: sarò di nuovo da queste parti per SETTANTA…