DA DOVE VENGO IO - CENT'ANNI vol.1

domenica 18 maggio 2008

Matrimoni live in Novara: la (consueta) microcronaca


La presentazione è andata in scena alle sei e mezzo, ma è d'uopo partire dal primo mattino di sabato per illustrare nei dettagli come si sono svolti i fatti.
La sveglia in casa Sarasso è suonata prestino per essere appena iniziato il week end. La mia signora, oberata dal lavoro nonostante la festività, è corsa a svolgerlo con diligenza e l'ausilio del dizionario Italiano-Latino in salotto, mentre il vostro scrttore over 100 preferito, armato di spazzolone e aspirapolvere, si è impegnato al massimo per rendere la casa uno specchio.
Non che di mio sia incline ai lavori domestici (per carità...), ma l'editore Quatraro e sua moglie Susanna arrivavano alle 13.00: nettare il nettabile era necessario.
Tardive pulizie pasquali a tempo di record e un paio di ravioli burro e salvia spadellati alla veloce per rinfrancarmi.
Nemmeno si finisce il pranzo che Fernando chiama: "We are here!"
Grandi baci e grandi abbracci (non ci si vedeva da un pezzo) e ricognizione alla Libreria (si chiama, didascalicamente, così) in centro città per lasciare un po' di copie di Matrimoni e ritirare i resi.
Gelato in centro (io no, il gelato è troppo freddo) e per le 16.30 si è in formazione al Caffè Letterario.
Arriva anche Lorenza Ghinelli col suo simpaticissimo fidanzato Massimo e si chiacchiera allegramente davanti a un caffè (che altro vuoi ordinare al Letterario?).
Le proprietarie del locale, tra una chiacchiera e l'altra, allestiscono il buffet.
E' quasi ora.
Inizia ad arrivare gente e, come da tradizione effequ, ogni nuovo entrato viene omaggiato di un bicchiere ricolmo di ottimo bianco.
Si sbevazza ben oltre il quarto d'ora accademico e alla fine si va in scena.
Fernando è un oratore insuperabile, specie quando parla di quella Napoli che l'ha visto crescere e che fa da sfondo al suo racconto contenuto nell'antologia.
Lorenza è stre-pi-to-sa!
Da ammazzarsi dalle risate mentre mette in scena il suo Flick & Flack.
Alla fine tocca a me: due parole su Compari d'anello, il racconto ponte tra Confine di Stato e Settanta (prima o poi in copyleft... tenete duro. Oppure, se proprio non ce la fate, compratevi una copia di Matrimoni), e un paio d'altre sul New Italian Epic (di questi tempi se parla parecchio e ne sono lieto); qualche lettura e il gioco è fatto.
Seguono abbondante aperitivo, firme di rito sulle copie, baci e abbracci coi convenuti (alcuni dei quali non vedevo da tempo. Grande emozione...)
A cena rimaniamo in sette: io e la mia signora, Lorenza e Massimo, Fernando, Susanna e Ste (Pig Productions). Paella per tutti e spaghetti allo scoglio alla collaudatissima Pizzera S. Rita. A nanna verso mezzanotte, felici, contenti e un poco zuppi (il diluvio non ha mollato per tutto il week end).
Ultima noticina: al risveglio, stamane, sul cellulare dimenticato acceso c'era un messaggino: "E' nato Daniele, 3 chili e tre."
Daniele, figlio di cari amici, lo si aspettava da un sacco di tempo. Siamo andati a trovarlo a Milano, e a vederlo con quella tutina azzurra e quel musino rosa, a momenti, ci scappa la lacrimuccia.
Meno male che il suo papà, juventino tagliente d'altri tempi ha commentato così il suo pianto lancinante: "Piange, sì. C'è mica tanto da stare allegri: scudetto nerazzurro e cinque anni di Berlusca come minimo. C'eran decisamente giorni migliori per venire al mondo..."
Alla fine, però, a prenderlo in braccio, il neo babbo gli occhi lucidi ce li aveva davvero.