DA DOVE VENGO IO - CENT'ANNI vol.1

mercoledì 2 marzo 2011

"Nina dei Lupi" di Alessandro Bertante allo Strega: una rivoluzione dal basso

Oggi è successo qualcosa. Qualcosa di entusiasmante.
Il nuovo romanzo di Alessandro Bertante, "Nina dei lupi", è in giro da qualche giorno. Le prime recensioni ne parlano assai bene; e a ragione, visto che Alessandro è un narratore di razza. Qualcuno, proprio in una di quelle recensioni, suggeriva che un libro tanto potente dovrebbe concorrere per lo Strega, il più prestigioso premio letteraio italiano.
Be', per partecipare allo Strega esistono delle procedure ben precise e di solito il mondo editoriale (leggi: le case editirici che concorrono) si mobilita ben prima di proporre la candidatura di un autore al premio. Si fa un po' di rumore attorno al titolo, si chiamano i giornalisti, escono pezzi sui giornali.
E' la prassi più o meno. E' parte di un meccanismo consolidato.
Oggi, però, è successo qualcosa di anomalo, magico e straordinario. E' nato in rete un piccolo movimento spontaneo (voluto da due scrittori, Teresa Ciabatti e Giuseppe Genna) a sostegno della candidatura del romanzo di Alessandro Bertante al prestigioso premio. E' stato creato un gruppo su facebook che nel giro di poche ore ha registrato un numero di iscritti a dir poco impressionante (mentre digito siamo a quota 414, in salita).
E, sempre nel giro di poche ore, una tra le più note riviste culturali online, AFFARI ITALIANI, ha dedicato un pezzo alla questione.
La marea monta di minuto in minuto, così come la curiosità e la partecipazione che vanno a costruirsi intorno al gruppo. A leggere i commenti in pagina traspare un entusiasmo sincero. Lettori curiosi si affacciano e dicono di volersi procurare al più presto il libro. Altri, che hanno già acchiappato la propria copia, condividono in tempo reale impressioni e giudizi.
Scorrendo le testimonianze, sono pervaso da grande gioia, innanzitutto perchè ferve la discussione intorno ad un romanzo speciale. A un grande romanzo.
E questo fa bene al cuore, oltre che alle lettere.
Ma, soprattutto, perchè gli aderenti spontanei alla "causa", invocano dal basso una candidatura al Premio - quello con la P maiuscola - ribaltando le consuete logiche editoriali, sorprendendo (e, immagino, riempiendo di gioia) l'editore stesso, Marsilio, che sulla medesima pagina fecebook si trova a commentare: "Bertante allo Strega a furor di popolo?"
Insomma, che Bertante ci vada o meno allo Strega (cosa che mi auguro vivamente. Perchè il vecchio Bert hai numeri per suonarle a un bel po' di gente, là fuori), la questione è che è straordinario che nel mondo delle italiche lettere, spesso polveroso e legato a logiche editoriali asfittiche, di punto in bianco nasca una candidatura "dal basso" a uno dei premi più prestigiosi (e più contestati) dell'intero Sistema Letterario.
Io non vi chiedo di iscrivervi al gruppo. Perchè su facebook ci sono un sacco di adesioni a cuor leggero che molto poco bene fanno alle cause che dovrebbero supportare.
Vi consiglio, però, se vi va di leggere un bel libro, di dare una chance a "Nina dei lupi".
Ne rimarrete stregati, ne sono convinto.
Allora, solo allora, sì che avrà senso puntare il browser sull'indirizzo del gruppo e aderire.
Pensate un po' che razza di botta sarebbe se fossero i lettori, una volta tanto, a convincere un editore a far concorrere un autore per lo Strega. Lettori soddisfatti, motivati, interessati, consapevoli. Sarebbe davvero un sogno, e una grande lezione di meritocrazia.
Forza Alessandro e forza Nina. Che l'apocalisse meritocratica, una volta tanto, travolga ogni cosa!