DA DOVE VENGO IO - CENT'ANNI vol.1

sabato 18 dicembre 2010

La nanna e le serie TV: meno male che ci pensa MYSKY...

C'è stato un tempo in cui esistevano le MIE serie (roba di poliziotti corrotti, alieni che voglioni distruggere il pianeta, fuggiaschi, serial killer) e le NOSTRE serie (commedie mediche, commedie famigliari, commedie e basta. Tutte con un pizzico d'amore).
Poi è arrivato Albertino e, come per magia, non c'è più stato posto per le serie, nè MIE, nè SUE, nè NOSTRE o LORO. Si dice che un figlio ti cambia la vita, e questo è senz'altro vero. Ma il cambiamento più evidente, nella vita dei papà, è la scomparsa delle serate. Le mamme godono di un necessario e fondamentale benefit da parte dei datori di lavoro: il congedo per maternità. Senza il congedo per maternità, probabilmente, la razza umana si sarebbe già estinta.
E non perchè le mamme non sarebbero comunque in grado di badare ai neonati e reggere sulle loro vigorose spallucce l'equilibrio domestico nonostante le dodici ore di lavoro quotidiano (le donne ce la fanno sempre. Son persone serie, mica come noi maschietti debosciati), ma perchè quasi sicuramente tutti i maschi del pianeta sopra i dieci anni di età finirebbero sterminati per colpa della propria innata indolenza.
L'uomo che termina una giornata di lavoro si sente appagato. Magari stanco e frustrato, ma in pieno diritto di spegnere il cervello, riportare il culo a casa, ingurgitare qualcosa di caldo (ma pure tiepido va bene), innaffiarlo con un paio di birre e svenire sul divano di fronte al totem LCD. Perfettamente incurante di quanto gli accada intorno.
Ecco, di fronte a cotanto spettacolo di inaudita nullafacenza, la supermamma lavoratrice di turno, ancorchè privata del congedo genitoriale previsto per legge (repirae profondo, stiamo facendo della fantascienza), dopo aver svolto le mansioni di base che distinguono un'abitazione da una porcilaia, nutrito il pargolo e se stessa, di fronte allo spettacolo dell'ottusa inefficienza virile dicevo, certamente ricorrerebbe alle armi pesanti e si sbarazzerebbe dell'inutile figuro che l'ha aiutata a concepire la propria progenie. Risultato: nel giro di qualche generazione, addio razza umana vecchio stile, benvenuto incubo apocalittico à la Brian K. Vaughan.
Ecco la ragione ontologica del congedo per maternità: apparentemente studiato per permettere alle mamme di non lasciare soli i neonati durante i primi mesi di vita, in realtà concepito per la salvaguardia della specie tutta.
Fatta questa doverosa premessa, esiste comunque un limite alle ore che una donna adulta può passare con un paffuto infante che, oltre al superpotere del pianto, della pipì supersonica e della cacca pazzissima, ha la capacità dialettico-conversatoria di Lala dei Teletubbies. Dopo dodici ore (quelle normalmente riservate al maschio birresco per portare a casa la proverbiale pagnotta) anche la mamma in congedo non gliela fa più. E scatta la formula: "Tienilo un po' tu... è tutto il giorno che gli manca il suo papà!"
A casa Sarasso, generalmente, questa fase scatta nell'immediato dopocena. Quel lasso di tempo, appunto, un tempo dedicato alle MIE serie TV e alle NOSTRE serie TV.
Confesso che i primi tempi sono stati di puro panico. Il passaggio dall'inazione totale all'entertainment coatto è stato traumatico. Per i primi quindici giorni mi sono ostinato a mantenere fermamente la posizione, come un valoroso fantaccino austriaco di fronte alle orde del sabaudo invasore: accoglievo il pupo tra le braccia, mi piazzavo sul divano, appicciavo la solita burrascosa serie ammazza ammazza, rivolgevo l'infante spalle allo schermo e invocavo la divinità dei Giovani Addormentati Subitanei, San GAS.
Inutile dirvi del mio fallimento: il pupo non ne aveva neanche per le balle di dormire in quella maledetta postura (avrei presto scoperto che mio figlio, sa l'Onnipotente perchè, tende ad addormentarsi come i cavalli, in posizione semieretta).
E' iniziata pertanto la mia peregrinazione selvaggia ai quattro angoli della casa, pupo in braccio (mano destra sotto a l popò, mano sinistra avvolgente intorno allo sterno, infante rivolto verso il mondo) e canzoncine buffe alla mano. Sera dopo sera mi accorgevo che il piano bar itinerante sospeso aveva un effetto assai benefico sul giovane erede (risate, risate, gorgheggi e ancora risate) ma assolutamente deleterio sul patriarca (siccome negli ultimi dieci-quindici anni non ho trattato il mio corpo esattamente come un tempio, la mia schiena ha più o meno questo aspetto qui.)
A questo si aggiunga che, durante la session di intrattenimento serale, è praticamente impossibile sedersi, se no il pupo smette in quattro e quattr'otto di ridere e si trasforma nel figlio di Satana.
Grazie a Dio (il post sta assumendo toni mistici, me ne rendo conto...) qualche amico dotato di buon senso si è messo una mano sulla coscienza e ha avuto pietà della mia triste condizione: è così che ha fatto il suo ingresso in casa nostra lo strumento indispensabile per ogni giovane padre in cerca di sollievo serale: IL MARSUPIO!!!!
Sul tema ci sarebbe da aprire una parentesi gustosa: sarò breve, lo prometto.
La prima versione pervenuta dell'oggetto del desiderio era dotata di uno straordinario sostegno lombare studiato proprio a salvaguardia della spina dorsale dei neobabbi in movimento.
WOW!, direte voi.
Già, peccato che quei maledetti progettisti di marsupi lombosostenuti non abbiano immaginato che al mondo esistono giovani papà sopra il quintale con la passione per la media chiara doppio malto.
E dunque, dopo aver passato un quarto d'ora d'inferno a cercare di capire come diavolo si monta quell'infernale aggeggio, ho provato a inforcarlo e mi sono ritrovato strizzato peggio della moglie dei Bigaroni nel completino sexy d'occasione (chi capisce la citazione e produce un contributo fotografico ha una birra pagata). Meno male che esiste il cambio merce anche nei negozi per infanti, così eccomi dotato di un nuovo fiammante Porta-Bimbo completamente privo di salvaguardie per la schiena ma confortevole anche per le taglie forti.
E qui casca il proverbiale asino. O meglio, rimane in piedi, ma finalmente mobile e in grado di strutturare l'intrattenimento serale a lungo termine, senza patè d'animo da pianti prematuri.
Dall'inizio della Mitica Era del Marsupio, la configurazione serale di casa Sarasso è la seguente: ore 20.30, cena conclusa, piatti lavati, cucina in ordine, pupo cambiato, profumato, pseudo pigiamato e infilato nel marsupio. Papà attivo e scattante pronto a un paio d'ore di marcia domestica, mamma sdraiata sul divano, telecomando alla mano.
Occacchio: vuoi vedere che salta fuori una serata vecchio stile?
Vuoi vedere che forse (e dico forse), possiamo dedicarci alla tanto anelata visione di qualche puntata delle NOSTRE serie?
Facciamo mente locale: di Grey's Anatomy abbiam visto tutta la sesta serie, di Desperate Housewives la sesta pure e di Brothers & Sisters la quarta. Nei rari momenti di libertà dal lavoro (leggi: sul cesso) ho letto nel MAGAZINE DI SKY (che ti arriva gratis a casa senza averlo nemmeno domandato, il che ti permette di pianificare le registrazioni, ma su questo ci torniamo fra breve) che proprio queste tre serie stanno per ricominciare. Ma sono arrivato tardi per programmare la registrazione, mannaggia, e ci siamo persi i tre episodi inziali.
Chiunque sia minimamente appassionato di serial sa che le sorprese vere stanno in capo e in coda: la prima e l'ultima puntata della stagione sono, di solito, una bomba atomica. Partire dalla seconda è un po' come mangiare le lasagne senza ragù. Buone ma...
Sono di fronte a una scelta epocale: tornare a MEGAVIDEO e recuperare le puntate vecchie in streaming oppure, ancora una volta, dare fiducia al palinsesto di mr. Murdoch?
Decido ancora una volta di fidarmi del signor M.
E faccio bene.
Non solo ci sono le anteprime su Fox e compagnia briscola, ma ci sono anche le repliche, specie delle prime puntate. Allora, pupo in braccio sbircio, punto il MYSKY HD, imposto la registrazione e applico la funzione COLLEGA SERIE a tutti e tre i serial, così da non dovermi più preoccupare di ricordarmi ora e giorno di programmazione.
Le sere trascorrono veloci, mio figlio si diverte come un matto mentre canto a ripetizione THE LION SLEEPS TONIGHT e mammina si fa una full immersion di SKY NEWS accorgendosi di aver vissuto in una bolla priva di contatti col mondo esterno per ben due mesi. Il decoder fa il suo dovere: registra, registra e registra. Una settimana più tardi, premo il tasto MY e mi accorgo che ci siamo: in plancia ci sono già un paio di puntate per serie: le serate di una volta sono a portata di mano. Fottutamente a portata di mano.
Per cui si sparecchia, si marsupia l'infante, si prepara un giro di CI VUOLE UN FIORE e un altro di VOLEVO UN GATTO NERO (su youtube) e sul telecomando, finalmente, si preme il tasto OK e parte la registrazione della prima puntata della settima serie di Grey's Anatomy.
Dopo circa dieci minuti mia moglie è colta da un attacco di panico: "ODDIO!" strilla. Io e l'infante canterino ci blocchiamo subitaneamente nella nostra serale cavalcata domestica: "CHE CAVOLO C'E'?!?"
E la mammina, sconsolata, sbatte i suoi occhioni tremuli: "M-ma oggi è g-giovedì..." e già gli angoli della boccuccia si piegano inevitabilmente all'ingiù. "S-stasera c'è la puntata nuova e n-noi stimo vedendo quella vecchia... così ci perdiamo la registrazione e siamo di nuovo da capo".
In quel preciso istante una luce rossa si accende accanto al led verde sul decoder MYSKY HD che sta ad indicare la riproduzione di un contenuto registrato.
LUCE ROSSA, signore e signori. IL DECODER STA REGISTRANDO.
MENTRE NOI GUARDIAMO IN DIFFERITA LA PUNTATA REGISTRATA DELLA SETTIMANA SCORSA.
Scene di gaudio e tripudio, tutti in piedi sul divano.
Ma le sorprese son mica finite qui.
Altre sera, altro regalo. Lunedì questa volta, serata ricca da paura, specie per quanto riguarda la fascia 23.00 - 01.00. L'inizio è come da programma: un paio di puntate registrate di Desperate (in sottofondo io e il marmocchio che cantiamo del fottuto leone che, beato lui, s'è addormentato). Verso le undici meno un quarto Albertino cede (vedere contibuto fotografico allegato), svenendo all'interno del miracoloso sospensorio. Mia moglie si alza, lo acchiappa e se lo porta a dormire. Io rimango solo e realizzo che, diavolo, è lunedì sera. E il lunedì sera, più o meno a quest'ora, c'è The Walking Dead. Però c'è anche il MORGAN FREEMAN SCIENCE SHOW e io, comunque, sono in ritardo clamoroso su enrambe le serie e dovrei recuperare.
Contando sulla funzione riproduzione/registrazione simultanea schiaccio OK e comincio a sgranocchiare una puntata di TWD, con l'intima angoscia che qualcosa andrà irrimediabilmente perso. E già, amnnaggia: TWD e lo show sulla creazione del mondo di quel simpaticone del signor Freeman sono in contemporanea, ma su canali diversi. Ecco, penso mentre gli zombie assaltano Atlanta e sbarrano la strada ai nostri eroi verso il CDC, la scienza è una gran cosa ma finirà che per colpa di quell'anziano signore di colore con le manie di onnipotenza mi fotterò la registrazione della puntata di TWD e domani piangerò lacrime amare.
Perchè è vero che il MYSKY HD è un aggeggio fico e intelligente, ma vuoi mica che possa registrare due programmi diversi su due canali diversi mentre ne vedo un terzo?
Mica è un film di fantascienza, siamo mica nel futuro.
E invece...
E invece, non appena la puntata finisce vado a controllare: cavolo, c'è tutto; TWD e MFSC.
Ammazza mr. Murdoch se ne sa.
Chissà se progetta anche marsupi? Magari un modello che mentre t'addormenta il pupo gli canta la canzoncina e ti permette di svaccarti sul divano a guardare ROMANZO CRIMINALE.
Quello sì che sarebbe un regalo di Natale...;-)

2 commenti:

AngoloNero ha detto...

Bellissimo post :)
Sappi che alle presentazioni del prossimo romanzo ti sarà chiesto di ripetere le performance canore :D
Buon Natale!!

Simone Sarasso ha detto...

@Ale: nessun problema. Però prima dell'esibizione ci vuole il consueto training alcolico...:-)
Auguri, Ale!!!!