DA DOVE VENGO IO - CENT'ANNI vol.1

mercoledì 17 ottobre 2007

Qualche problema in casa Google: sparizioni misteriose di commenti e post su Blogspot

E' successo tutto mentre ero offline.
Pare che il mio post sulle Secret Origins sia scomparso e ricomparso più volte, e alcuni dei commenti lasciati dal nostro affezionatissimo e super informato Mario Uccella siano stati ingurgitati a tradimento da blogspot.
A me sono arrivati via mail, ma non ne ve n'è più traccia sul blog.
misteri della rete.
Ad ogni modo, mi sembra doveroso postare l'immagine realizzata da Bolland per un numero di Secret Origins e "regalatami" da Mario.
Per le signore e signorine che non si districano con facilità nella continuity dei fumetti americani, una breve nota introduttiva: i cinque signori in doppiopetto e Borsalino che complattano in un bianco e nero d'annata sono, ça va sans dire, gli stessi della gigantografia che li sovrasta.
Semplicemente, sono in borghese.
Da sinistra a destra: Superman - Clark Kent, Flash - Barry Allen, Lanterna Verde - Hal Jordan, Jon Jonnz - Martian Manhunter, Bruce Wayne - Batman.
Una tra le cose più sfiziose dell'immagine è che il vero aspetto di Martian Manhunter è quello in verde, con mantello e splippino supereroistico.
Ho voluto postare l'immagine perchè, come dice Mario, mi pare riassuma un po' delle tematiche che si discutono da queste parti.
Ancora complimenti al dottor Uccella per la sua onniscenza.

15 commenti:

Anonimo ha detto...

A mio personalissimo parere, se in quella copertina, Bolland ci avesse infilato anche quel vecchio anarcoide liberal di Oliver Queen e il suo contraltare poliziotto interstellare parafascista, Carter Hall (o Katar Hol, insomma Hawkman) non ci sarebbe stato nulla di male... Ovviamente, se li avesse messo ai lati opposti del tavolo, perché da vicino quei due manco si filano e si picchiano non appena possono!
Comunque un bel quadretto dove non sfigurerebbe neanche Pete Boundrant, quale emissario del governo "nero", naturalmente al fianco di Bruce "Batman" Wayne.

piesse: nel post riguardante il Milan e il signore basso basso, non ho potuto dire la mia, ma inutile che ti stia a dire cosa possa aver significato per un bambino di otto anni la "Fatal Verona", vero?

Mario Uccella

Simone Sarasso ha detto...

Hawkaman mi ha sempre messo i brividi.
Ma Oliver Queen è puro rock and roll...
Pete forse era un pizzico fuori scala (niente superpoteri, a parte quello di salvare la pelle, sempre e comunque...)

Sulla "Fatal Verona": posso solo immaginare il peso di quel 20 maggio 1973...

Anonimo ha detto...

Pesantissimo, oserei dire inimmaginabile per quel bambino che a otto anni indossava sette giorni su sette, h24, una maglia a strisce rossonere con il numero 10. Un bambino di 43 anni che ancora oggi, nonostante quel signore basso basso ce l'abbia messa tutta per farmela odiare l'accoppiata di colori, porta tatuate nel cuore le gesta dell'Abatino, di Sormani, Prati, Chiarugi e tutti gli altri...

piesse: in quanto ad Hawkman, a me, nonostante ami sperticatamente Oliver Queen-Freccia Verde e Hal Jordan-Lanterna Verde (le hai lette le storie di Denny O'Neil e Neal Adams?), non so perché ma mi piace. Saranno le ali, saranno la mazza chiodata e il machete.
Sarà perché faccio un mestiere affine (la guardia giurata)...

Mario Uccella

Anonimo ha detto...

Ho scoperto che fine hanno fatto i miei commenti a Secret Origins: sono in quelli del post su California 104.
Si vede che dormivo quando li ho inviati. Sorry.

Mario Uccella

Simone Sarasso ha detto...

@Mario: che sorpresa! Proprio non t'immaginavo in divisa e pistola. Detto questo, trattasi di lavoro dignitosissimo, come tutti quelli (svolti in piena legalità) che ti permettono di pagare l'affitto.
Anzi, complimenti doppi perchè, pur senza immaginarmi scene alla Bronson, devi comunque ammettere che nel tuo mestiere c'è una bella componente di rischio.

Devo aver letto Neal Adams; qualcosa, nei recessi profondi del mio subconscio mi dice che l'ho letto, ma come per la maggiorparte delle cose successemi nei Novanta, ricordo poco o nulla.

Mi spiace per il tuo Milan e per tutto quello che gli ha fatto quel signore basso basso...

Don't worry for the posts. Capita... (e poi io non è che sia tutto 'sto genio. Manco me ne sono accorto)

Alla proz.

Anonimo ha detto...

Solo un saluto.

In questi giorni sono di corsa.

Devo decidermi di acquistare un macbook così posso viaggiare in internet anche al bar.

ciao

emanuele

Simone Sarasso ha detto...

Ricambio i saluti!
Ma pure con un PC scrauso da poche centinaia di euro si può fare!
Oramai i portatitli te li tirano dietro!

A presto,

S.

Anonimo ha detto...

Ho il cuore a forma di mela ;)

Anonimo ha detto...

Secondo me, Emanuele vede troppi telefilm americani (tipo "Sex in the city" e "The L Word") dove tutte le protagoniste, da Sarah Jessica Parker a Jennifer Beals, affidano le proprie tribolazioni di cuore ed altro ai pc di Steve Jobs and Company...

Mario Uccella

Anonimo ha detto...

Mi dispiace Mario deluderti ma uso Mac dal 1989 per lavoro. Ho provato ad usare un PC con windows ma mi veniva il nervoso solo per far girare word ed era il PC di un mio amico che è ingegnere informatico e x lui era il massimo.
Io sono abituato ad usare photoshop, illustrator, indesign mentre con final cut faccio il rendering di un filmato.
Prova con un PC pompato… col cavolo!

Scusa ma sentirmi paragonare a dei serial tv che usato mac solo perché fa fashion mi irrita assai… mo chiedo ad Andrea Sterling che venga a farti visita

Simone Sarasso ha detto...

Occhio a tirare in ballo Sterling, che quando parte sono guai...
Sull'antica diatriba Mela vs PC potremmo disquisire per anni senza venirne a capo.
Una cosuccia, però, mi sentirei di dirla:
fino a prima che intel facesse il diabolico patto con Apple devo dire che, a parita di ram e processore, qualunque operazione in Photoshop CS2 su un Mac richiedeva se non la metà, almeno un terzo di tempo in meno che su PC.
Prove pratiche alla mano, da quando Intel è entrata nella partita, lo scarto c'è ancora (in favore MAC) ma è ridotto. Vuoi perchè i tecnici di Adobe hanno lavorato sulla struttura di Photoshop nella versione PC, vuoi perchè in ambiente PC è possibile mettere insieme delle macchine spaventose. Con hard disk come il Raptor della Western Digital che girano a diecimila giri al minuto (http://www.globosystem.it/
dettagli.asp?sid=104324062020071019100007&idp=667&categoria=31)
e un processore dignitoso i risultati sono stupefacenti.

Simone Sarasso ha detto...

Ah, un'ultima precisazione: mettila come ti pare, MAC è esteticamente il più fico. L'assolutamente fico (e lo dico da sonysta di vecchia data). Per forza poi Sarah Jessica e le sue amiche e abusano in TV...

Anonimo ha detto...

infatti io ho un G5 Dual da 1,8 Ghz, non ci ho ancora fatto niente e viaggi ache è un piacere… ora scusate che Houston mi chiama, devo far partire lo Shuttle…

emanuele

Anonimo ha detto...

Sarah Jessica e le altre ne abusano anche perché le pagano per farlo. Nei paesi anglosassoni si chiama "product placement", come capita nei film di 007 e da noi in Italia con le sigarette prima e poi adesso con gli sponsor tecnologici (tipo "Il mio migliore nemico" di Carlo Verdone, ove il noto marchio di un gestore telefonico era praticamente onnipresente). Per completezza d'informazione, fatto caso che nei telefilm made in Jerry Bruckheimer, tipo "Cold Case", i prodotti hardware sono tutti della "Dell"?
In quanto alla diatriba Mac/Windows, il sottoscritto lavora da 8 anni giorno dopo giorno in ambienti Linux e Unix, ha un dvd-rom con Ubuntu che non si decide ad installare sul notebook e a casa un pc con Xp...
Conosco quindi pregi e difetti delle "Finestre" come del "Pinguino", e solo io so quante maledizioni gli ho lanciato e ancora gli lancio quando uno dei due sistemi va in crash (partita
comunque a favore del pinguino, debbo ammetterlo).
La mia era solo una provocazione da ridere.

Mario Uccella

Simone Sarasso ha detto...

Ho il sospetto che il vecchio Jerry sia azionista Dell: anche in CSI non hanno altro - oddio, qualche Mela si vede, di tanto in tanto, ma nulla di che -