Nell'ordine: Reggio Emilia, Roma, Milano e Segrate, con una puntatina a Vercelli per organizzare la presentazione dei primi di luglio. E' stata una settimana straordinaria, ricca di emozioni, incontri, bevute, sorrisi, amici. Ma è anche stata una settimana senza il tempo per respirare.
Aggiungeteci che domani si parte per Cork e oggi si lavora a United We Stand e vi renderete conto che tempo per i resoconti non ce n'è granchè. A dirla tutta, non ho avuto nemmeno un minuto per scaricare le foto dalla digitale...
Spero capirete se non vi servo sul solito piatto d'argento la microconaca dettagliata delle ultime trasferte. Non subito, almeno: questa volta vi chiedo di aver pazienza.
Quando torno dall'Irlanda, giuro che metto giù la Divina Commedia dei racconti di viaggio...:-)
Un postone riassuntivo delle ultime due settimane, preciso fin nei minimi particolari.
Promesso.
Intanto tiro il fiato.
Stay well...
martedì 23 giugno 2009
sabato 13 giugno 2009
GIANCARLO DE CATALDO su SETTANTA
venerdì 12 giugno 2009
Daje colla radio (e il CONFINE vintage...)
Amici, amiche, conoscenti tutti,
il vostro scrittore (ahimè non più) over cento preferito si è innamorato del mezzo radiofonico e si dà al presenzialismo estremo: oggi alle 15.45 sono stato in diretta su RADIO POPOLARE ROMA e alle 18.40 lo sarò di nuovo, in compagnia di Davide Ruffinengo, su Prima Radio.
Nel frattempo, la settimana delle mille presentazioni è ormai alle porte:
MARTEDì 16 GIUGNO sarò al Paguro Cafè di Reggio Emilia con Eliselle. ore 21.15
GIOVEDì 18 GIUGNO, in compagnia di Nino D'Attis e Alessandra Buccheri, presenterò SETTANTA da Melbook Store a Roma. Ore 18.30 (a lato uno splendido flyer realizzato apposta per l'occasione).
SABATO 20 GIUGNO scateneremo l'inferno a MILANO IN BIONDA (Libreria San Gottardo, corso San Gottardo 35, Milano). Siamo in diciannove scrittori con una tonnellata di birra gratis: vedete voi... Se venite, c'è una bionda free anche per voi (una sola, però...;-))
Dimenticato qualcosa?
Ah, sì, cacchio!
E' uscita una recensione di CONFINE DI STATO su SUGARPULP.IT!
E' meraviglioso! Dopo tutto questo tempo in giro, il buon vecchio CONFINE riscuote ancora successi...
Vi saluto, bella gente.
Statevi bbuoni. Ci si vede in giro.
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giovedì 11 giugno 2009
Aggionamenti stampa su SETTANTA
Negli ultimi due giorni sono uscite un po' di cosucce interessanti:
qui trovate la recensione di SETTANTA di Adele Marini per Intimità, qui quella di WUZ e qui un estratto del romanzo concesso in esclusiva al blog LA POESIA E LO SPIRITO.
Buona lettura.
Ah, già che ci sono: domani alle 15.30 sono in diretta su RADIO POPOLARE ROMA; e sabato sera (13 giugno) alle 22.30 su PUNTO RADIO.
qui trovate la recensione di SETTANTA di Adele Marini per Intimità, qui quella di WUZ e qui un estratto del romanzo concesso in esclusiva al blog LA POESIA E LO SPIRITO.
Buona lettura.
Ah, già che ci sono: domani alle 15.30 sono in diretta su RADIO POPOLARE ROMA; e sabato sera (13 giugno) alle 22.30 su PUNTO RADIO.
mercoledì 10 giugno 2009
Una chicca per RADIO 2
Cari amici vicini e lontani,
se volete sapere com'è andata a TUTTI I COLORI DEL GIALLO domenica scorsa, cliccate qua.
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Radio 2,
Tutti i colori del giallo
martedì 9 giugno 2009
TERRA DI NESSUNO
Ladies & gentlemen,
è con immenso piacere che annuncio l'uscita dell'album UWS - TERRA DI NESSUNO ad opera del sottoscritto e della strepitosa ciurma di IL MIO NOME NON HA IMPORTANZA.
Per ascoltare l'album (5 pezzi per un totale di 15 minuti) non dovete fare alto che premere play sul player qui sotto.
UWS - TERRA DI NESSUNO è la sonorizzazione dell'omonimo racconto contenuto nella raccolta VOI NON CI SARETE, a cua di Alessandro Bertante ed edita da Agenzia X.
Questo è lo spin - off più corposo che abbia mai mai scritto per ampliare l'universo di UWS. Ed è decisamente il mio preferito.
Sentirlo trasformato in un beat martellante sotto la mia voce nasale è una bellissima emozione.
Godtevelo!
è con immenso piacere che annuncio l'uscita dell'album UWS - TERRA DI NESSUNO ad opera del sottoscritto e della strepitosa ciurma di IL MIO NOME NON HA IMPORTANZA.
Per ascoltare l'album (5 pezzi per un totale di 15 minuti) non dovete fare alto che premere play sul player qui sotto.
UWS - TERRA DI NESSUNO è la sonorizzazione dell'omonimo racconto contenuto nella raccolta VOI NON CI SARETE, a cua di Alessandro Bertante ed edita da Agenzia X.
Questo è lo spin - off più corposo che abbia mai mai scritto per ampliare l'universo di UWS. Ed è decisamente il mio preferito.
Sentirlo trasformato in un beat martellante sotto la mia voce nasale è una bellissima emozione.
Godtevelo!
****
In chiusura, un paio di segnalazioni stampa.
Su Novamag è uscito un lungo e lusinghiero articolo sull'EPICA DI SETTANTA. L'ha scritto Alessandra Buccheri.
Su molti siti, invece, sono comparse recensioni e segnalazioni del mio secondogenito. Non potendo davvero star dietro a tutto, cito quelle che mi sono capitate sotto gli occhi (giuro che non appena ho un minuto, aggiorno la rassegna!) In rigoroso ordine sparso: CUT - UP, UNO e NESSUNO e LA VOCE.
Su Novamag è uscito un lungo e lusinghiero articolo sull'EPICA DI SETTANTA. L'ha scritto Alessandra Buccheri.
Su molti siti, invece, sono comparse recensioni e segnalazioni del mio secondogenito. Non potendo davvero star dietro a tutto, cito quelle che mi sono capitate sotto gli occhi (giuro che non appena ho un minuto, aggiorno la rassegna!) In rigoroso ordine sparso: CUT - UP, UNO e NESSUNO e LA VOCE.
lunedì 8 giugno 2009
Carpet Beaters live @ Libreria Lazzarelli - 24.05.09
Gentile pubblico,
una vera chicca. Al termine della presentazione novarese di SETTANTA, lo scorso 24 maggio, un manipolo di valorosi imbracciò chitarre e batteri elettroniche e mandò in visibilio la platea con un pezzo da antologia. Tutti noi ignoravamo che tra il pubblico si annidasse un fan telecamera-munit, eppure...
Ecco la storica testimonianza di quel magico evento:
una vera chicca. Al termine della presentazione novarese di SETTANTA, lo scorso 24 maggio, un manipolo di valorosi imbracciò chitarre e batteri elettroniche e mandò in visibilio la platea con un pezzo da antologia. Tutti noi ignoravamo che tra il pubblico si annidasse un fan telecamera-munit, eppure...
Ecco la storica testimonianza di quel magico evento:
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sabato 6 giugno 2009
Interviste, radio, ricchi premi e cotillons: il tour di SETTANTA e il nomadismo
Cari amici vicini e lontani,
un brevissimo aggiornamento sugli appuntamenti dal vivo col vostro autore (ormai, ahimé...) under cento preferito:
ieri sono stato su Radio Popolare con l'ottimo Mauro Gervasini. E' stato molto interessante, soprattutto grazie al feedback immediato via facebook.
Domani, alle 13.00, sarò ospite di Luca Crovi su Radio Rai 2 a TUTTI I COLORI DEL GIALLO.
Stamattina ho registrato un intervento che andrà in onda su RCS RADIO VERONA mercoledì 10 giugno alle ore 13.00. Per chi avesse voglia e tempo di ascoltare, qui c'è il link al sito della radio.
In questi gioni sono usciti sui giornali alcuni pezzi particolarmente lusinghieri nei confronti del mio secondogenito. La rassegna nella colonna di destra del blog è aggiornata, ma vi segnalo in ogni caso i pezzi più significativi:
L'intervista di Barbara Baraldi per SICK GIRL MAGAZINE.
La recensione sull'edizione vercellese de LA STAMPA firmata Gianluca Mercadante.
Quella su Liberazione ad opera di Davide Turrini.
L'anticipazione su Carmilla.
Prossima data live: sabato 13 giugno (sera) su PUNTORADIO. Maggiori dettagli a breve.
State bene, gente!
Ci sivede (sente, legge) in giro.
un brevissimo aggiornamento sugli appuntamenti dal vivo col vostro autore (ormai, ahimé...) under cento preferito:
ieri sono stato su Radio Popolare con l'ottimo Mauro Gervasini. E' stato molto interessante, soprattutto grazie al feedback immediato via facebook.
Domani, alle 13.00, sarò ospite di Luca Crovi su Radio Rai 2 a TUTTI I COLORI DEL GIALLO.
Stamattina ho registrato un intervento che andrà in onda su RCS RADIO VERONA mercoledì 10 giugno alle ore 13.00. Per chi avesse voglia e tempo di ascoltare, qui c'è il link al sito della radio.
In questi gioni sono usciti sui giornali alcuni pezzi particolarmente lusinghieri nei confronti del mio secondogenito. La rassegna nella colonna di destra del blog è aggiornata, ma vi segnalo in ogni caso i pezzi più significativi:
L'intervista di Barbara Baraldi per SICK GIRL MAGAZINE.
La recensione sull'edizione vercellese de LA STAMPA firmata Gianluca Mercadante.
Quella su Liberazione ad opera di Davide Turrini.
L'anticipazione su Carmilla.
Prossima data live: sabato 13 giugno (sera) su PUNTORADIO. Maggiori dettagli a breve.
State bene, gente!
Ci sivede (sente, legge) in giro.
giovedì 4 giugno 2009
SETTANTA su Carmilla
Un'anticipazione del mio nuovo romanzo sul prestigioso magazine diretto da Valerio Evangelisti e Giuseppe Genna: qui.
martedì 2 giugno 2009
Genova & so much more: letture passate e scritture future
Sono un po' di corsa, ma due cose ve le devo proprio raccontare: la prima ha a che fare coi viaggi, le "trasferte" come le chiamo io, la seconda coi libri; quelli già stampati e quelli ancora da scrivere.
Ma andiamo con ordine: sabato scorso, ovvero sabato 30 maggio, sono partito alla volta di Genova. Ad accompagnarmi Stefano, il mio migliore amico, che già aveva seguito la carovana del NIE in Franza. Si parte comodi comodi verso le undici, ci si impianta alla'altezza di Masone e si sconta un'infinita coda sino a Pegli.
Quando l'ora di pranzo è passata da un pezzo parcheggiamo davanti a un hotel che sta proprio al numero civico del nostro ma che non si chiama come ci avevano detto. Allora telefono: "Sì, pronto, mi scusi... sono parcheggiato proprio qui davanti ma non vi trovo. Non vedo l'insegna Hotel Standard..."
E qualcuno risponde: "Hotel Soglia, signore. Entri dove c'è scritto "HOTEL SOGLIA"..."
"AH, BE', TUTTO CHIARO...", penso. Non c'è come la comunicazione ligure...
Entriamo, molliamo le valigie ed è già un'ora assurda, per cui vediamo di mettere qualcosa sotto i denti. C'è un bar niente male sotto i portici dove i panini sono squisiti, la focaccia che te lo dico a fare e l'aria sa un po' di mare (o forse è solo suggestione, tanto siamo gasati per la vacanza...); ci fermiamo a scofanare lo scofanabile.
Terminato il pranzo, non abbiamo molto tempo prima del rendez vous con la nostra ospite, per cui ci diamo una sciacquata e sveniamo un millisecondo in camera.
Giovanna Profumo, l'incaricata del Comune di Genova, ci viene a prendere in taxi. E' davvero simpaticissima e chiacchieriamo fino all'hotel di Grazia Casagrande, colei che presenterà me e Ettore Maggi prima al Libraccio e poi al Tendone Letterario.
Grazia è semplicemente straordinaria: i nostri libri, un po' per colpa delle poste, un po' per sfiga, le sono arrivati tardi e si è dovuta leggere CONFINE DI STATO, SETTANTA e IL GIOCO DELL'INFERNO in poco meno di sette giorni.
Ce l'ha fatta, e quando è ora di andare in scena al Libraccio è preparatissima.
E' venuta anche Gaia De Pascale ad ascoltarci e ci salutiamo fuori della libreria; ci sono anche suo marito, il suo splendido bambino e un'amica.
In sala il pubblico non è moltissimo ma ad ogni modo non ci sono posti in piedi. Io e Ettore siamo carichi, Grazia è in formissima: si parte. La conversazione spazia dalla resistenza alle BR all'eredità politica e sociale che i nostri vecchi hanno trasmesso a noi e che ci toccherà trasmettere ai nostri figli. Stiamo bene.
In chiusura un bicchiere di bianco e una montagna di focaccia.
Strette di mano, ringraziamenti ai librai e in men che non si dica siam di nuovo in taxi. In Piazza Matteotti arriviamo che non è ancora buio e optiamo per un aperitivo davanti a San Lorenzo.
L'atmosfera è rilassata, si chiacchiera di De Andrè, dei meglio e dei peggio quartieri di Zena e di libri, di figli, di Cuba e di rum.
Squilla il telefono: sono Montz e Barbara, due amici accorsi da Vercelli apposta per assistere al big show sotto il tendone letterario. Li incontriamo proprio in Piazza Matteotti e dopo qualche minuto ci accomodiamo; microfono in mano, affondiamo di nuovo pensieri e parole nel marcio del Paese. Man mano che Grazia ci intervista, il pubblico cresce. Tra la folla intravedo anche Daniele Cambiaso, scrittore e vecchio amico genovese.
Dopo quasi un'ora di conversazione, un applauso ci dice che è ora di cena. Senza accorgercene ci congediamo dal gruppo, stringiamo mani, firmiamo autografi e ci troviamo in men che non si dica al porto antico, seduti in un magnifico dehor vista mare. Ordiniamo pansoti e focaccia di Recco, beviamo del Vermentino che è la fine del mondo e concludiamo il pasto con un J&B ghiacciato (o meglio: il whisky lo bevo io, qualche signora sorseggia un limoncello...)
Barbara e Montz portano me e Ste in albergo, ove perdiamo conoscenza sino al mattino dopo.
L'indomani piove, e la nostra idea di fare il primo bagno della stagione sfuma miseramente. Proviamo a mangiare qualcosa ad Arenzano, ma non c'è un parcheggio a pagarlo oro. Ripieghiamo su Cogoleto, ci sbafiamo un paio di toast e altrettanti panini e ripartiamo lesti verso casa.
A metà pomeriggio son già intento a smaltire la posta arretrata e a scaricare le foto.
Ho postato solo una selezione parziale degli scatti genovesi; se siete davvero curiosi di ogni microscopico particolare, fate un salto su facebook.
Ma andiamo con ordine: sabato scorso, ovvero sabato 30 maggio, sono partito alla volta di Genova. Ad accompagnarmi Stefano, il mio migliore amico, che già aveva seguito la carovana del NIE in Franza. Si parte comodi comodi verso le undici, ci si impianta alla'altezza di Masone e si sconta un'infinita coda sino a Pegli.
Quando l'ora di pranzo è passata da un pezzo parcheggiamo davanti a un hotel che sta proprio al numero civico del nostro ma che non si chiama come ci avevano detto. Allora telefono: "Sì, pronto, mi scusi... sono parcheggiato proprio qui davanti ma non vi trovo. Non vedo l'insegna Hotel Standard..."
E qualcuno risponde: "Hotel Soglia, signore. Entri dove c'è scritto "HOTEL SOGLIA"..."
"AH, BE', TUTTO CHIARO...", penso. Non c'è come la comunicazione ligure...
Entriamo, molliamo le valigie ed è già un'ora assurda, per cui vediamo di mettere qualcosa sotto i denti. C'è un bar niente male sotto i portici dove i panini sono squisiti, la focaccia che te lo dico a fare e l'aria sa un po' di mare (o forse è solo suggestione, tanto siamo gasati per la vacanza...); ci fermiamo a scofanare lo scofanabile.
Terminato il pranzo, non abbiamo molto tempo prima del rendez vous con la nostra ospite, per cui ci diamo una sciacquata e sveniamo un millisecondo in camera.
Giovanna Profumo, l'incaricata del Comune di Genova, ci viene a prendere in taxi. E' davvero simpaticissima e chiacchieriamo fino all'hotel di Grazia Casagrande, colei che presenterà me e Ettore Maggi prima al Libraccio e poi al Tendone Letterario.
Grazia è semplicemente straordinaria: i nostri libri, un po' per colpa delle poste, un po' per sfiga, le sono arrivati tardi e si è dovuta leggere CONFINE DI STATO, SETTANTA e IL GIOCO DELL'INFERNO in poco meno di sette giorni.
Ce l'ha fatta, e quando è ora di andare in scena al Libraccio è preparatissima.
E' venuta anche Gaia De Pascale ad ascoltarci e ci salutiamo fuori della libreria; ci sono anche suo marito, il suo splendido bambino e un'amica.
In sala il pubblico non è moltissimo ma ad ogni modo non ci sono posti in piedi. Io e Ettore siamo carichi, Grazia è in formissima: si parte. La conversazione spazia dalla resistenza alle BR all'eredità politica e sociale che i nostri vecchi hanno trasmesso a noi e che ci toccherà trasmettere ai nostri figli. Stiamo bene.
In chiusura un bicchiere di bianco e una montagna di focaccia.
Strette di mano, ringraziamenti ai librai e in men che non si dica siam di nuovo in taxi. In Piazza Matteotti arriviamo che non è ancora buio e optiamo per un aperitivo davanti a San Lorenzo.
L'atmosfera è rilassata, si chiacchiera di De Andrè, dei meglio e dei peggio quartieri di Zena e di libri, di figli, di Cuba e di rum.
Squilla il telefono: sono Montz e Barbara, due amici accorsi da Vercelli apposta per assistere al big show sotto il tendone letterario. Li incontriamo proprio in Piazza Matteotti e dopo qualche minuto ci accomodiamo; microfono in mano, affondiamo di nuovo pensieri e parole nel marcio del Paese. Man mano che Grazia ci intervista, il pubblico cresce. Tra la folla intravedo anche Daniele Cambiaso, scrittore e vecchio amico genovese.
Dopo quasi un'ora di conversazione, un applauso ci dice che è ora di cena. Senza accorgercene ci congediamo dal gruppo, stringiamo mani, firmiamo autografi e ci troviamo in men che non si dica al porto antico, seduti in un magnifico dehor vista mare. Ordiniamo pansoti e focaccia di Recco, beviamo del Vermentino che è la fine del mondo e concludiamo il pasto con un J&B ghiacciato (o meglio: il whisky lo bevo io, qualche signora sorseggia un limoncello...)
Barbara e Montz portano me e Ste in albergo, ove perdiamo conoscenza sino al mattino dopo.
L'indomani piove, e la nostra idea di fare il primo bagno della stagione sfuma miseramente. Proviamo a mangiare qualcosa ad Arenzano, ma non c'è un parcheggio a pagarlo oro. Ripieghiamo su Cogoleto, ci sbafiamo un paio di toast e altrettanti panini e ripartiamo lesti verso casa.
A metà pomeriggio son già intento a smaltire la posta arretrata e a scaricare le foto.
Ho postato solo una selezione parziale degli scatti genovesi; se siete davvero curiosi di ogni microscopico particolare, fate un salto su facebook.
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Dai viaggi ai libri, che il tempo stringe e la tastiera chiama. Ho letto un paio di romanzo in questo periodo: il primo, poco noto e appena uscito, si chiama SPLENDIDO SPLENDENTE - Romanzo per Moana, edito da Agenzia X e scritto da Ivan Guerrerio. Questo libro è semplicemente straordinario.
Vi copio e incollo ciò che ho scritto su anobii:
Il più bel romanzo italiano sugli anni '80
C'è questo romanzo che poi non è un romanzo: un racconto lungo, ecco, ma di quelli scritti col cuore. C'è questo esordiente che non è un esordiente, ma è un narratore di classe, che sa emozionare, stupire, coinvolgere, commuovere. E c'è questo personaggio, Moana, che non è un personaggio, ma è un fantasma in carne e ossa, una dama bianca fatta di respiro e fiato e poesia. Poco più di cento pagine: è come guardare un film; ma signori, che capolavoro...
L'altro libro, invece, è uscito da un po' ed è decisamente più conosciuto: BRUCIA LA CITTA' di Giuseppe Culicchia.
Per par condicio, anche qui trascrivo il mio giudizio anobiino:
Bravo, bravo, bravo...
...Culicchia diventa più bravo ad ogni libro. Dopo IL PAESE DELLE MERAVIGLIE, il suo capolavoro sul Settantasette, questo straordinario e cattivissimo affresco della Torino bene, viziata, annoiata, ignorante, vuota e drogatissima. E l'altra faccia della medagia, a vent'anni di distanza, della Milano da bere. Vuoto su vuoto. Il romanzo si beve in un soffio. Peccato per il finale.
Tra i due, sicuramente, vince Guerrerio. Ma è impossibile non ridere, piangere, pensare ed emozionarsi leggendo il libro di Culicchia.
Ora, davvero, vado. Perchè oggi inizio il vero lavoro sul mio nuovo libro. La prima fase della documentazione è finita, ora inizia la scalettatura e l'integrazione documentaria. E poi si attacca a scrivere.
Come dite? No, signori e signore, non è il terzo volume della trilogia. Per quello c'è tempo.
Di che parla questo nuovo romanzo? Non posso sbottonarmi, vi tocca aspettare.
Consolatevi, però; nemmeno il mio editor ne sa nulla.
Tra un paio di mesi si ritroverà il manoscritto nella casella di posta. Solo allora vi dirò qualcosa in più.
Per il momento: acqua in bocca!
Vi copio e incollo ciò che ho scritto su anobii:
Il più bel romanzo italiano sugli anni '80
C'è questo romanzo che poi non è un romanzo: un racconto lungo, ecco, ma di quelli scritti col cuore. C'è questo esordiente che non è un esordiente, ma è un narratore di classe, che sa emozionare, stupire, coinvolgere, commuovere. E c'è questo personaggio, Moana, che non è un personaggio, ma è un fantasma in carne e ossa, una dama bianca fatta di respiro e fiato e poesia. Poco più di cento pagine: è come guardare un film; ma signori, che capolavoro...
L'altro libro, invece, è uscito da un po' ed è decisamente più conosciuto: BRUCIA LA CITTA' di Giuseppe Culicchia.
Per par condicio, anche qui trascrivo il mio giudizio anobiino:
Bravo, bravo, bravo...
...Culicchia diventa più bravo ad ogni libro. Dopo IL PAESE DELLE MERAVIGLIE, il suo capolavoro sul Settantasette, questo straordinario e cattivissimo affresco della Torino bene, viziata, annoiata, ignorante, vuota e drogatissima. E l'altra faccia della medagia, a vent'anni di distanza, della Milano da bere. Vuoto su vuoto. Il romanzo si beve in un soffio. Peccato per il finale.
Tra i due, sicuramente, vince Guerrerio. Ma è impossibile non ridere, piangere, pensare ed emozionarsi leggendo il libro di Culicchia.
Ora, davvero, vado. Perchè oggi inizio il vero lavoro sul mio nuovo libro. La prima fase della documentazione è finita, ora inizia la scalettatura e l'integrazione documentaria. E poi si attacca a scrivere.
Come dite? No, signori e signore, non è il terzo volume della trilogia. Per quello c'è tempo.
Di che parla questo nuovo romanzo? Non posso sbottonarmi, vi tocca aspettare.
Consolatevi, però; nemmeno il mio editor ne sa nulla.
Tra un paio di mesi si ritroverà il manoscritto nella casella di posta. Solo allora vi dirò qualcosa in più.
Per il momento: acqua in bocca!
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