Primo post dell'anno in ritardo funambolico rispetto al solito. Se continua così, persino il buon proposito di un post al mese va a farsi benedire. Comunque, bella gente, non scrivo per lamentarmi, ci mancherebbe. Qui succedono un sacco di cose belle e tra i progressi di Albertino e un mare di nuovi lavori interssanti non ci si annoia per nulla.
Ho voglia di parlare di libri, perchè da queste parti ne sono arrivati parecchi e parecchi sono stati divorati.
Inizio con un paio di segnalazioni che mi riempiono d'orgoglio.
1. SOLDATO REGIO, la nostra graphic novel risorgimentale, è ancora in cerca di un editore. Tuttavia, fa già scalpore sul CORRIERONE!
2. Da qualche tempo, in giro per l'Europa, ricercatori, studiosi e docenti universitari hanno iniziato ad occuparsi del mio lavoro. Negli ultimi tre anni sono usciti diversi titoli che si trattavano tangenzialmente dei miei romanzi o della ricerca ad essi sottesa (tra i titoli più significativi val la pena citare L'Italie en jaune et noir di Maria Pia De Paulis Dalembert, Bombe a inchiostro di Aldo Giannulli e Librovisioni di Arduini, Barella e Simonelli).
Negli ultimi mesi, tuttavia, sono arrivati sugli scaffali due volumi, realizzati da prestigiose case editrici del Vecchio Continente (Cambridge Scholar Publishing e Peter Lang), che dedicano diverse pagine a un analisi articolata dei miei scritti all'interno di opere critiche sul giallo e il noir contemporanei.
In Uncertain Justice - Crime and retribution in Contemporary Italian Crime Fiction, Nicoletta di Ciolla dedica il capitolo Simone Sarasso and the Ethics of the Popular alle connessioni tra pop culture e il mio modo di raccontare la Storia. L'analisi è parecchio cazzuta e coglie il punto su molte questioni. Tante per darvi un assaggio, a pagina 67 Di Ciolla, Senior Lecturer in Italian presso la Manchester Metropolitan University scrive:
Giangiacomo Feltrinelli, in the character of L'Editore, acts like Sylvester Stallone in Rambo escaping in a jungle and avoiding bullets shot at him by a James Ellroy character.
Il professor Claudio Milanesi dell'Université de Provence, nel saggio Simone Sarasso, Giangiacomo Feltrinelli e il New Italian Epic, contenuto all'interno della raccolta Memoria in Noir - Un indagine pluridisciplinare, a cura di Monica Jansen e Yasmina Khamal, spinge l'acceleratore sulla mitopoiesi dell'Editore.
Sono davvero lusingato di questi due contributi, usciti a così breve distanza dalle mie conferenze americane del novembre scorso. Sembra che il filo che mi lega ad alcuni ambienti accademici internazionali (Aix En Provence, York, Wellesley, New York, Toronto) crei piccoli circoli virtuosi.
E a proposito di cricoli virtuosi (e di ottime idee che restano in circolo), visto che di libri si parla e visto che viviamo in tempi bui, in cui strani figuri vorrebbero vederli ardere in delittuose pire sacrificali, non posso non citare lo straordinario intervento di Valentina Fulginiti - una talentuosissima dottoranda conosciuta proprio durante il mio recente soggiorno canadese ospite della University of Toronto - sulla questione #rogodilibri. Il post di Valentina, prontamente mirrorato su Giap! riassume la questione in modo impeccabile.
Libri, si diceva. Libri letti.
Ce n'è giusto un paio su cui vale la pena di spendere qualche riga:
Lapponi e criceti di Nicoletta Vallorani (Ed. Ambiente - Verdenero Romanzi) è un libro gustosissimo. A metà strada tra Pennac e Benni prima maniera, racconta la Milano dell'Expò e della selvaggia bolla edilizia attraverso la voce squillante di Zoe Libra, detective spazzina prima moribonda e poi morta del tutto, che si aggira in compagnia della sua curiosa famigliola d'un tempo in sembianze ectoplasmiche. Bei personaggi e bellissima scrittura, Lapponi e criceti è uno straordinario esempio di letteratura civile. E insegna una grande lezione a chi la penna o la tastiera la usa per mestiere: a volte servono parole leggere e storie volatili come fantasmi per prendere a schiaffi il reale. A volte una risata rifila cicatrici più profonde di un serramanico arruginito. Leggete di Zoe. E, se vi capiterà di passare per Milano, non guarderete più i cantieri che sfigurano la città con gli occhi di prima, ve lo assicuro.
Sopravvissuti di Matteo Cortini e Leonardo Moretti (Ed. Asengard) è un gioiello, puro e semplice. Un capolavoro di stile e ferocia che stravolge il genere survival zombie, ne ribalta le viscere dal profondo. Cortini e Moretti, autori del gioco di ruolo Sine Requie, da cui il romanzo trae ispirazione, assorbono tutti i topoi letterari e cinematografici sui morti viventi e li impastano con la calce viva del racconto di guerra. Il risultato è assolutamente abrasivo. Eccellente.
Potrei continuare a menarvela con sapide analisi letterarie, ma non è nè tempo nè luogo. Vi basti sapere che qua dentro ci sono nazisti, zombie, seghe elettriche (e che seghe elettriche!), ossa rotte, SAS, sangue a go go e persino qualche bella scopata. Non dovrebbe servirvi altro per fiondarvi in libreria, giusto?
Come sapete, la mia passione per il fumetto americano è parecchio radicata. Tipo gli arti meccanici del Dottor Octopus dopo il botto quantico...
Be', mai come di questi tempi ho avuto il piacere di leggere so many shining masterpieces.
Il quarto volume della serie SECRET WARRIORS è davvero un capolavoro. Duro e crudo, con un cuore spionistico al titanio. Fa il punto sull'onore, la guerra, il mondo di chi tira il grilletto e marcia in divisa. Chiude il ciclo di Hickman su Fury. E lo chiude coi fuochi d'artificio.
NO ESCAPE, l'ultimo hardcover di Cap, è ben fatto. Brubaker ha quasi esaurito le figurine dei supertizi del passato, ma continua a raccontare le loro storie con grande classe.
Per i collezionisti, e solo per i collezionisti, le due segnalazioni che seguono.
Sono usciti da qualche tempo questi tre volumi di cui ogni hardcore comic reader non dovrebbe fare a meno. Costicchiano, gente, che ve lo dico a fare, ma sono un fottuto investimento per il futuro: SI RIVALUTANO COME POCHI! Il primo volume di Spawn, acquistato pochi mesi fa per 150 dollari, ne vale già 600...
E poi, diciamocelo, quando li avrete in casa, non penserete più a ogni centesimo speso.
Spawn Origins Collection: Deluxe Edition Volume 1 signed & numbered (HC)
Spawn Origins Collection: Deluxe Edition Volume 2 signed & numbered (HC)
Marvel Golden Age Omnibus Vol.1 (HC)
Sul comodino ci sono un po' di libri che mi guardano. Tutti titoli interessanti su cui non vedo l'ora di avventarmi, tempo e lavoro permettendo.
Sono, nell'ordine:
L'Italia che legge di Giovanni Solimine (Laterza), un saggio coi controcazzi sullo stato attuale dell'editoria italiana: cosa si legge, cosa si compra, cosa si stampa. E, soprattutto, chi legge cosa. Pare che sia molto divertente anche per chi non è del mestiere.
Il gran notturno di Jean Ray (Hypnos) è un classico dell'horror da recuperare. Ne hanno parlato assai bene su Carmilla.
La moschea di San Marco e La casa dell'Islam di Pierfrancesco Prosperi (Bietti) sono due romanzi ucronici i cui presupposti (l'islamizzaizone del nord-est nel prossimo futuro) apocalittici sono veramente gustosi. Prosperi e i suoi libri mi sono stati segnalati dal professor David Ward del Wellesley College (USA), a dimostrazione che la narrazione ucronica italiana ha percorso un sacco di strada e ha parecchio da dire anche oltreoceano.
Wolf Hall di Hilary Mantel (Fazi) è il vincitore del prestigioso Booker Prize edizione 2009. Il Guardian, di cui mi fido pochino, dice che questo libro "non conosce pari nella narrativa inglese". Il mio amico Davide - titolare della Libreria Therese di Torino - di cui mi fido abbestia, dice che è uno spasso e che mi piacerà assai. Effettivamente, dopo aver sbirciato un paio di pagine appena, ho una gran voglia di incominciarlo.
E per ora mi pare tutto, gente.
Un po' di carne al fuoco l'abbiamo messa. Leggete voi che leggerò anch'io. E poi, se vi andrà, ne riparleremo, sempre su queste frequenze.
P.S.
Quasi mi scordavo: ho appena finito di schedare una mezza dozzina di libri. In capo a qualche giorno, conto di finalizzare la scaletta e poi comincerò a scrivere il NUOVO ROMANZO.
Nel caso ve lo steste chiedendo: no, non è il terzo della trilogia. Quello lo comincio quest'estate.
Questo nuovo libro è qualcosa che non vi aspettate.
Qualcosa che nemmeno io pensavo di avere nelle dita. Una storia d'altri tempi.
Come dite: qualche indizio?
Quest'immagine vi dovrebbe dare un'idea abbastanza netta.
giovedì 3 febbraio 2011
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