DA DOVE VENGO IO - CENT'ANNI vol.1

sabato 28 marzo 2009

La Franza occupata, il NIE e l'intervista per LIquida


Signori, ci siamo.
In casa Sarasso si scaldano i motori perchè domani alle undici e qualcosa si parte per la terra di quelli che perdono i mondiali. La valigia è ancora da fare, un blocco della rete di quarantotto ore (io amo Fastweb...) mi ha seppellito di mail da evadere, ma i due interventi li ho scritti e son pronto a partire.
Oltralpe parlerò di ucronia, di apocalisse e della mitologica BATTAGLIA DEL ROCK ISLAND (sì, proprio quello di Rimini, in fondo al molo). C'è da fare il peno alla macchina, da mettere in carica la videocamera, ma mi sento (finalmente, dopo una scatola di antibiotici) abbastanza bene e sono scatenato.
Sì, perchè lunedì ci attenderà una sorpresa: l'Università in cui dovremo tenere la conferenza sul NEW ITALIAN EPIC (insieme a me WU MING 1, ALESSANDRO BERTANTE, GIANNI BIONDILLO e ANTONIO SCURATI. E, in qualità di biografo dell'evento, il mio amico STEFANO BODA), l'Università della Provenza di Aix, è occupata da circa un mese e mezzo. Ci son le barricate: la gente dentro e gli sbirri fuori, proprio come una volta.
Be', la nostra intenzione è di varcare le barricate, entrare a dire la nostra e dare sostegno agli studenti in rivolta contro le riforme e i tagli del marito di Carla Bruni.
Vi farò sapere come andrà.
Molta attesa, dunque, per l'evento, che si snoderà in altri due appuntamenti: lunedì sera saremo ospiti di un'associazione studentesca siciliana, e martedì pomeriggio all'Istituto di Cultura Italiana a Marsiglia.
Tutti i dettagli e il programma completo qui (nota: la versione del programma è quella per gli addetti ai lavori. Ecco perchè sono indicati pranzi e cene che, ovviamente, non sono aperte al pubblico. Lo dico, anche se pare ovvio, perchè non vorrei trovarmi di fronte a orde di connazionali affamati, sventolanti il volantino stampato a getto d'inchiostro e reclamanti laute libagioni. Le laute libagioni ce le spazzoliamo io e Biondillo, chiaro? ;-))
Insomma, una tre giorni che si preannuncia molto divertente e una voglia di partire che lasciami stare.
Dell'evento si parla un po' ovunque, dal sito dei Wu Ming a Wikipedia (italiana e francese).
Se capitate da quelle parti, passate a trovarci.
Prima di chiudere, una segnalazione. Il prestigioso sito LIQUIDA ha scelto questo blog per la qualità (ma davero?) dei suoi contenuti, ha fatto un'intervista al sottoscritto e l'ha pubblicata qui. Colgo l'occasione per ringraziare tutto lo staff di Liquida per l'attenzione.
Ci si sente quando torno.
State bene.

venerdì 20 marzo 2009

The Brescia Chronicles (e non solo...)

Cari amici vicini e lontani, è ufficiale: non ho più l'età per fare bisboccia per così tanti giorni di fila.
A Brescia è stato fenomenale, ma parecchio massacrante.
Vi racconto brevemente cos'è successo nelle ultime 48 ore.
Mercoledì sveglia presto, due ore di lavoro e partenza per Brixia. Panino in autogrill, arrivo in albergo e incontro con gli amici KAI ZEN.
Due passi (ma proprio due, perchè Bruno è infallibile e trova la strada meglio di un GPS) e arriviamo in Camera di Commercio con un devastante anticipo. Non c'è ancora nessuno: niente pubblico, niente intervistatori. Solo noi e un bar che vende le Beck's a 1,50 euro.
Potete ben immaginare...
Non so di preciso quante ne abbiamo bevute. So solo che quando il mio amico Angelo Petrella ne ha ordinata una (erano le quattro del pomeriggio, non le due di notte), il barista l'ha guardato sconsolato dicendo che le aveva finite.
KAI ZEN + SARASSO = catastrofe termonucleare.
I miei soci van sul palco e scodellano una performance a dir poco strepitosa. Vi dico solo che tra il pubblico c'era anche una scolaresca (allievi del liceo, credo) e a fine intervento le ragazzine sgomitavano per farsi una foto col dinamico trio (trio perchè mancava Guglielmo)
Scene di deliro puro.
FAVOLOSI.
Io salgo un'ora più tardi (la sbronza comincia a riassorbirsi, grazie a Dio) e tutto sommato faccio il mio dovere. Grandissimi, al mio fianco (ben più sobri e preparati di me) PATRICK FOGLI, GIUSEPPE GENNA, SERGIO ALTIERI e BARBARA BARALDI.
Tutto finito per ora di cena. Ennesima birra, telefonata del mio editor che mi comunica che SETTANTA sarà lungo "appena" 680 pagine (ho le bozze sul PC: è spaventoso...:-D) e via al ristorante.
Lì la tavolata è davvero interessante. Ci sono anche Mike Jacob e Daniela De Gregorio e si chiacchiera che è un piacere. Verso le 10.00 Sergio e Giuseppe tornano a Milano. Noi ciondoliamo ancora per un po' in giro ma non troviamo un bar aperto manco a pagarlo (meno male...), per cui prima di mezzanotte siam tutti a letto.
Giovedì mattina faccio un tour de force da paura.
Sveglia presto, colazione, saluti, abbracci e macchina fino a Novara.
Pranzo rapidissimo, due orette di lavoro e poi via, di corsa in stazione a prendere il treno per Milano. Alle sei e mezza Scurati presenta il suo ultimo romanzo e io non me lo voglio perdere per niente al mondo. Arrivo al pelo, saluto Antonio, mi ricongiungo con due cari amici (Luca e Ale, accorsi per l'evento) e agguanto un Beck's per godermi meglio lo spettacolo.
Sul palco, oltre a uno Scurati in grandissima forma, Enrico Mentana, Massimo Gramellini e Marco Belpoliti. La discussione è di razza: si parla di paura, media, televisione, Corrado Augias, sonnambulismo e pioppi da truciolo. Scopro che Mentana è proprio un bell'uomo e che Gramellini è altissimo.
Alle otto tutto è finito. Recupero un autografo da Scurati, saluto il gruppo e corro a mangiare uno ottimo spaghetto con Luca e Ale.
Alle undici e mezza sono a casa, stremato.
Stasera Vercelli e domani di nuovo Milano (alle 5, dalla Tecla, Stefano Di Marino presenta la TRILOGIA DI MONTECRISTO. Posso forse mancare?)
Spero di sopravvivere.

martedì 17 marzo 2009

Brescia: A qualcuno piace giallo

Domani sarò qui con un sacco di amici: Sergio Altieri, Patrick Fogli, Barbara Baraldi.
Ma prima di noi anche i KAI ZEN e Angelo Petrella.
Insomma, credo proprio che ci sarà da divertirsi.
Per chi è in zona e vuole fare un salto...

sabato 14 marzo 2009

Non vi lascerò orfani


C'è questo libro che è davvero una perla.
E' il tipico libro che, sulla carta, non dovrei nemmeno sfogliare. Se date un'occhiata alla mia libreria, difficile trovare qualcosa senza morti ammazzati, pistoloni e complotti.
Però, a dirla tutta, è il classico romanzo che potrebbe stare nella metà di mia moglie. Vuoi perchè è anni che legge Vanity Fair, vuoi perchè, prima ancora, è stata abbonata persino a Donna (il mensile che la Bignardi ha diretto nel 2002). Insomma, in casa, in qualche misura, siamo "abituati" alla penna della Bignardi. E, se a mia moglie piace parecchio, devo dire che non ha mai lasciato indifferente nemmeno me.
Quando lessi la preview di NON VI LASCERO' ORFANI fui immediatamente animato da grande curiosità. Sapevo che mi sarei divertito un sacco a leggere quel libro.
Dunque, senza scoprirmi troppo, aspettavo che mia moglie l'acquistasse per carpirlo. L'avrei letto di anscosto, a sua insaputa, magari coprendolo con la sovracoperta di MORTI AMMAZZATI 2, tanto per dire.
Ma aspetta, aspetta e aspetta, quella donna non si decideva.
Allora una mattina ho voluto fare il brillante: sono andato in centro, l'ho comprato e l'ho portato a casa "per lei". "Amore", le ho chiesto, "sei contenta?"
"Da matti", m'ha risposto.
Ora, a casa mia "Da matti" significa che nel pomeriggio ti tuffi sul libro, lo azzanni alla giugulare e non lo molli finchè non è finito...
E invece niente, nisba. Passa una settimana, ne passano due, allorchè mi scoccio e le dico: "Amore, lo sposto un attimo nella mia libreria. C'è una cosa che mi è venuta in mente e dovrei prorpio controllare..."
Scusa pietosa. Credo che lei se ne accorga perchè non fa obiezioni.
Il giorno dopo mi becco un raffreddore massacrante, full optional: naso chiuso, brividi, etc. etc.
Vado stoicamente a lavorare ma nel pomeriggio proprio no ce la faccio a mettermi davanti al PC. Dunque leggo.
Che meraviglia! Di solito ho troppe cose da fare per passare un intero pomeriggio a leggere; è un lusso che mi concedo solo d'estate. Per cui questo stop è una specie di regalo.
Per due pomeriggi rimango solo con gli arretrati della mia libreria.
Prima do l'ultima botta a Biondillo. Che comunque è una rilettura, non ci sono grandi sorprese. E' come reincontrare un vecchio amico.
Poi tocca a NON VI LASCERO' ORFANI.
Lo bevo in un giorno e mezzo. Lo divoro d'un fiato.
E' proprio uno di quei libri che ti trascinano a fondo. Non riesci a smettere, non vuoi smettere.
Ci son dentro un sacco di cose per cui vado matto: ironia, malinconia "paesana", quei bei tempi là, ma soprattutto personaggi straordinari. Trattandosi della storia della famiglia Bianchi/Bignardi, chiamarli "personaggi" è quasi offensivo. Son persone quelle che stanno in pagina. E che persone, signori. Di cuore, feroci, affettuose, mangione, golose, gelose, furbe, zoofile, sempre pronte a far battute (anche sconce).
E' un libro che si respira in un pomeriggio, che scorre via come un film.
E' un libro importante. Importante per la famiglia di chi l'ha scritto, importante per chi ha voglia di ricordare. E magari di sorridere, ricordando.
Una perla, davvero, l'ho scritto in apertura di pezzo.
Uno di quei romanziche ti fa venir voglia di buttar giù appunti, di ricordare aneddoti, di telefonare a tuo fratello per riordinare le idee sul nonno bis o su quello zio che ha attraversato il mare per andare in America.
Se mai scriverò qualcosa sulla gente con cui son cresciuto, un po' sarà anche colpa della Bignardi.

Su anobii ho letto un commento esiziale su Orfani e su Daria:

Mi ha ricordato un po' l'Allende. Da lei mi aspettavo di più.


sabato 7 marzo 2009

Non lo sapevo....

Me ne sono accorto per caso, rimandato dal sito dell'università di Cork a quello della Marsilio.
Esiste già una pagina informativa su SETTANTA all'indirizzo del mio editore.
E si può anche sbirciare la prima versione della roboante copertina di Mastro Rudoni.
Se volete dare un'occhiata, puntate qui i vostri browser.

giovedì 5 marzo 2009

Il giallo Mondadori


Non nel senso della popolarissima collana ma dell'enigma che da qualche tempo attanaglia la mia libreria. Con un rapido colpo d'occhio lumo i miei ultimi acquisti/letture e mi accorgo che la casa editrice di Segrate la sta facendo da padrona.
Ho finito da poco WUNDERKIND, stamattina mi sono comperato la Bignardi (NON VI LASCERO' ORFANI) che mi sa che mi litigherò con la mia dolce metà e, da quando ho letto la recensione sul Tuttolibri di sabato, ho una voglia matta di leggere Culicchia (BRUCIA LA CITTA'. Titolo che per altro ha pericolose assonanze irenegrandiane...).
Nel frattempo, per non darla troppo vinta al colosso berlusconiano, continuo a rileggere con gusto Biondillo (IL GIOVANE SBIRRO, Guanda) e guardo con una certa malinconia il mio maestro Genna (ITALIA DE PROFUNDIS, Minimum Fax) languire sullo scaffale.
Ci sarebbe anche Lindqvist (LASCIAMI ENTRARE) che è lì che mi sbircia da un po' ma il tempo è davvero poco...
Da ultimo, visto che siamo anche in vena di confidenze, vi dico che sto già lavorando a un libro nuovo. E non si tratta del terzo volume della trilogia (per quello c'è tutto il tempo del mondo). Sono appena entrato nell'incredibile mondo della documentazione e me la sto spassando come un matto.
Ovviamente questa piccola, giovane idea ci metterà una vita a diventare qualcosa di più organico.
Dunque per il momento rimango piuttosto abbottonato.
Era giusto per tenervi informati...