Siore e siori, perdonate la latitanza. Periodo come sempre tempestoso che però sembra volgere – finalmente – al sereno. SETTANTA è prossimo alle bozze e se tutto va come deve, sarà in libreria a fine maggio. Se non ci sono repentini cambi di rotta dovrei presentarlo in anteprima a OFFICINA ITALIA (non è ancora online il calendario dell'edizione 2009), a Milano.
Per il SALONE DEL LIBRO, invece, dovrebbe essere pronta un’altra chicca: ho partecipato, con il racconto TERRA DI NESSUNO, a un’antologia apocalittica curata da Alessandro Bertante che sarà sugli scaffali proprio a inizio maggio. Il titolo dell’antologia non è ancora certo ma ve lo comunicherò al più presto. L’editore è AGENZIA X.
A luglio CONFINE DI STATO dovrebbe uscire in edizione Mondadori. Un singolare one-shot nella prestigiosa collana SUPER SEGRETISSIMO. Annuncio la cosa con la lacrimuccia, dal momento che quella particolare collana ha sempre avuto un significato importante per la mia famiglia: il mio papà era un collezionista sfegatato di SEGRETISSIMO, SUPER SEGRETISSIMO e S.A.S. e mi ha lasciato in eredità casse e casse di quei volumi. Se fosse qui, vedendo il mio nome stampato sulla copertina del suo libro preferito, probabilmente si commuoverebbe. Spero che la notizia gli arrivi là dove sta ora.
Tra marzo e giugno parteciperò a tre eventi davvero speciali, che ho il piacere di segnalare fin d’ora.
Il 18 marzo, alle ore 17.30, sarò a Brescia (all'Auditorium della Camera di Commercio, in Via Einaudi 23) ospite della rassegna A QUALCUNO PIACE GIALLO. L’occasione sarà particolarmente festosa perché ci saranno un sacco di amici e colleghi che negli ultimi tempi ho incrociato di rado. Tanto per fare qualche nome: GIUSEPPE GENNA, KAI ZEN, PATRICK FOGLI, SERGIO ALTIERI.
A fine marzo, invece – e per la precisione il 30 e il 31 – prenderò parte a un convegno particolarmente interessante. La carovana del NEW ITALIAN EPIC approda in Francia – per la precisione a Marsiglia e Aix en Provence – grazie all’Istituto di Cultura Italiana, all’Università della Provenza ma soprattutto a quel geniaccio del professor Claudio Milanesi. A tenere banco in due eventi straordinari un vero e proprio parterre de roi: ALESSANDRO BERTANTE, GIANNI BIONDILLO, ANTONIO SCURATI, WU MING 1. In mezzo a questo popò di nomoni, anche il vostro scrittore over 100 preferito.
In giugno, infine – data ancora da definirsi – sarò a Cork, ospite dell’UCC, l’UNIVERSITY COLLEGE CORK nell’ambito del convegno Con(tra)vention: Crime and the Boundaries of Genre.
Fine delle comunicazioni di servizio.
Veniamo ora a quello che ho letto e visto in questo periodo.
Anobii mi ricorda che, dall’inizio dell’anno, ho già divorato otto libri. Dato impressionante, dal momento che di solito sono piuttosto lento nello sfogliare. Merito dell’infilata senza precedenti di titoli che mi è capitata tra le mani.
In particolare, sono particolarmente entusiasta della collana VERDENERO. Ne ho seguito, come molti appassionati del genere, l’evoluzione da quando ha aperto i battenti, ma fino ad ora non avevo avuto occasione di gustarmi che qualche pagina. Ho rimediato, bevendomi d’un fiato quattro titoli.
Quattro stupende sorprese:
CON LA FACCIA DI CERA di Girolamo De Michele è un libro veramente poderoso. Sullo sfondo di una Ferrara maltrattata dai veleni e dalle brutture del Palio, si muovono fantasmi di una delicatezza e di uno spessore davvero unici. La trama avvince e convince; la scrittura di Girolamo, come sempre, è di razza.
L’UOMO CANNONE, di Piero Colaprico, ha come protagonista l’ispettore Bagni, già noto ai lettori per la partecipazione all’opera che valse a Colaprico il prestigioso Premio Scerbanenco, LA TRILOGIA DELLA CITTÀ DI M. Il romanzo corre veloce, i personaggi sono ben costruiti e il doppiofondo è davvero inquietante: scorie nucleari abbandonate a se stesse, nel mar mediterraneo, da navi fantasma, con la complicità di governi conniventi.
Le stesse “navi dei veleni” sono le protagoniste di NAVI A PERDERE, uno dei romanzi più belli di Carlo Lucarelli: una torbida inchiesta redatta con la precisione e la professionalità delle puntate di Blu Notte e con lo stile unico del maestro del giallo.
BESTIE, di Sandrone Dazieri, il romanzo che ha inaugurato la collana, l’ho appena iniziato, ma promette davvero bene.
Tutti e quattro consigliatissimi.
Nel frattempo io continuo a riempire i buchi nella mia libreria (mia moglie mi ha appena regalato SEQUENZE DI MEMORIA di Macchiavelli) e credo che acquisterò in blocco l’intera collana di qui a poco.
Ultima lettura del momento (se escludiamo la rilettura de IL GIOVANE SBIRRO di Biondillo, testo davvero straordinario) è WUNDERKIND, di D’ANDREA G.L.
Wunderkind è un fantasy metropolitano con forti concessioni all’horror. È il genere di libro che, sulla carta, non dovrei filare di pezza, dati i miei gusti. E invece me lo sto davvero godendo.
Ho intenzione di scriverne diffusamente su Carmilla non appena l’avrò terminato.
In conclusione, un breve cenno audiovisivo.
Di mio non sono un grande fan delle produzioni del Sol Levante, specie quelle animate. Ma, complici un sacco di amici appassionati del genere, di quando in quando cedo e mi sparo qualche OAV. Da molto tempo, nella mia cricca, non si faceva altro che parlare di DEATH NOTE. Ho voluto togliermi lo sfizio e a malincuore devo dire che ne sono rimasto pesantemente deluso. Azione ridotta allo zero, protagonista cervellotico e saccente, antagonista buffonesco. Trame troppo preoccupate di spiegare tutto, nei minimi dettagli.
Insomma, non mi è piaciuto. Credo che dipenda dalla poca familiarità col genere, dato che la serie ha avuto un successo planetario. In ogni modo, mi sono bloccato a metà e non credo proseguirò.
Altra grande delusione THE SPIRIT, l’ultima fatica di Mastro Miller sulle storie di Eisner. Qui è proprio il caso di dire: talento sprecato. Estetica straordinaria per una storia che sa di poco, con dialoghi che rasentano l’assurdo. Per rigore storico sono andato a rispogliarmi Eisner e ho malauguratamente dedotto che la colpa non è sua. Considerando che scrisse quelle storie tra il 1940 e il 1952, mise in pagina un vero capolavoro. Che Miller ha dilaniato.
Mi spiace assai, perché sapete che ho una stima infinita nei confronti dell’autore di 300.
Chiudo con l’unica piacevole sorpresa di questo periodo. Si chiama HELLSING ed è una serie animata (giapponese) di ambientazione vampiresca. Molta violenza, molta volgarità, un sacco di nazisploitation. L’ideale per prepararsi al capolavoro di mr. Tarantino.
Signori miei, buona visione. E buona lettura.
4 commenti:
Che fai, rileggi "Il giovane sbirro"? Ma non hai proprio un cazzo da fare...
;-) G.B.
Ma com'è che siamo amici io e te?
Cazzo mi liquidi così il signore degli anelli e death note ed esalti hellsing, che sì è carino ma datato e sconclusionato... ALUCARD!
KZJ
@Gianni: è perchè sono anni che cerco di farmi diventar simpatica Francesca. A ogni rilettura spero che sia meno stronza, ma non uccede mai...:-D
@JADEL: Io e te siamo amici perchè siamo due tamarri, fratello. Ok, forse io parecchio più di te...;-)
Ecco perchè mi piace Hellsing... e va là che ti sei intrippato anche tu coi pistoloni e i vampiri nazi...
Hellsing sarà anche tamarro. Ma è proprio lì la sua "figaggine". Pistole giganti (stile TRIGUN) e lame benedette. Una "guerra fredda" tra protestanti e cattolici sullo sfondo e un complotto "nazi". Il tutto condito da un'umorismo molto macabro, tanto sangue e pure i vampiri. (Alle volte penso che i giappi siano contorti ma sappiano combinare "leggende" europee e storia molto bene in alcuni casi). Se non è figata tutto ciò?! ;P
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