mercoledì 5 marzo 2008
Viva la France! Il Sarassone live in terra straniera
Domani a quest'ora sarò in viaggio. Destinazione: Marsiglia. L'Università di Aix-en-Provence e l'Istituto di Cultura Italiana di Marsiglia mi hanno invitato all'annuale convegno sul noir organizzato dal professor Claudio Milanesi. Tema dell'incontro di quest'anno: "Giallo, storia e memoria".
Col tema ci vado a nozze.
Insieme a me (ma lo dico a bassa voce, vuoi mai che capiti qualcosa...) Giampaolo Simi.
Forse (e dico forse) è la volta buona che ci s'incrocia (non aggiungo altro sul milione di volte che avremmo dovuto essere ospiti insieme e per un motivo o per l'altro uno dei due ha marcato visita...)
Al mio ritorno, come di consueto, maxicronaca della 4 giorni d'oltralpe (avete capito bene: vado a spararmi quattro giorni quattro di Cote d'Azur...).
Intanto, però, un paio di segnalazioni, direttamente dal passato.
Ricordate che tempo fa mendicavo due recensioni di Confine che mi ero perso?
Grazie alla mia amica Lara, eccole, finalmente. Qui trovate il pezzo di Zandel uscito sul Corriere del Mezzogiorno a gennaio. E qui il pezzo di Luca Ottolenghi per Rolling Stones.
Au revoir!
Piesse: quasi mi dimenticavo... Sempre in questi giorni è uscita un'intervista al sottoscritto per Thriller Magazine. Intervista molto spassosa, confezionata da quel geniaccio di Smocovich. Se volete conoscere abitudini alimentari e scrittorie del vostro autore over 100 preferito, non avete che da cliccare qui.
In chiusura, una micro recensione para fumettistica su Confine firmata Nero.
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4 commenti:
Bon Voyage, Simo'.
E, come già detto un paio di post fa, non dimenticarti la baionetta...
Mario Uccella
Alons enfant de la patrie/
Le jour de gloire est arrivée...
@Mario: ninete baionetta. Sono pacifista... Al massimo do via testate...;-)
Buonasera Simone
ho finito di leggere Confine proprio 10 minuti fa.
Ho sempre avuto una grande passione per la nostra storia contemporanea, l'Italia dei Misteri, ho 43 anni e ho vissuto, almeno in parte, quel periodo.
Ti voglio ringraziare per il libro: e' bellissimo e dovrebbe essere letto dai ventenni di oggi per capire il Paese in cui vivono.
Non vedo l'ora che si possa continuare con la Trilogia.
ps:Sterling mi ricorda Giannettini....
@Anonimo: la ringrazio moltissimo per le sue parole. E' sempre difficile non sbrodolare quando si ricevono certi complimenti.
Una stretta di mano virtuale e la promessa di lavorare sempre con l'obiettivo di risultare comprensibile alle nuove generazioni.
Su Giannettini: Sterling ha un decimo della sua risolutezza. Il resto è foga animale...;-)
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