Il giorno in cui stavo per pubblicare questo pezzo (mercoledì 12 settembre) Cheapnet ha pensato bene di staccarmi la spina. Vedete ben voi quanti giorni sono passati prima che Fastweb (fast da morire…) mi abbia rimesso online.
Ad ogni modo, ora è tutto risolto. E non c’è niente di meglio di un regalo per festeggiare l’inizio del nuovo corso.
Un racconto in copyleft, scaricabile da qui o dal sito dei KAI ZEN. Uno spin-off del miglior libro che mi sia capitato di leggere da molti mesi.
Ma andiamo con ordine.
Di quel capolavoro che va sotto il nome di La strategia dell’Ariete (d’ora in avanti LSDA) vi avevo accennato prima delle vacanze.
I KAI ZEN hanno scritto l’opera che sogno di scrivere da anni. E non aggiungo altro.
Ho bisogno di dirvi un paio di cose sulla storia per parlarvi del progetto che parte da LSDA e si ramifica in rete.
Vedrò comunque di stare attento a non spoilerare, che non è mai una bella cosa.
Il romanzo degli ZEN parla di un complotto planetario. Al centro di questo complotto c’è un’arma batteriologica. Quest’arma batteriologica (il respiro di Seth) è composta da due elementi (solitamente racchiusi in vasi di terracotta). E questo è tutto quello che ho intenzione di dirvi.
Magari vi sarete già arrabbiati a morte (meno male che non spoilerava…), ma credetemi, non ce n’è bisogno. Queste informazioni vengono date nelle prime dieci pagine del romanzo.
A me servivano per introdurre il discorso sui Sentieri di Seth.
Verso pagina trecento e qualcosa, più o meno, dal momento che la storia del respiro di Seth è la storia dell’umanità stessa, si raccontano eventi legati alla sua manifestazione. Eventi assolutamente eterogenei, cronologicamente e geograficamente. C’è un racconto ambientato nella Vienna dei primi Novecento, un altro che prende vita a Baltimora quasi sessant’anni dopo e un altro ancora che narra cosa successe nel New England l’anno del Signore 1612.
Al centro delle storie, ovviamente, la Setta dell’Ariete e la sua rincorsa al respiro di Seth.
I KAI ZEN stessi sono autori di alcune di queste short novel. Ma, secondo lo spirito collettivo che li anima da anni, hanno presto passato la palla ai lettori. Dal sito del romanzo si avvisa a chiare lettere che ogni spin-off sarà ben accetto, purché in linea con la main story.
E se vi fate un giro dalle loro parti, vi accorgerete quanti sentieri “apocrifi” siano già online.
Essendo un fan sfegatato di LSDA, non ho saputo resistere alla tentazione e ho scritto il mio personalissimo Sentiero di Seth. Avendo piena libertà creativa, ci ho messo del mio.
Il mio sentiero passa da Milano, la mattina del 27 febbraio 1958. E passa attraverso uno dei fatti di cronaca che scioccarono il BelPaese di quei tempi là: la rapina di Via Osoppo.
Queste le coordinate storiche. Come al solito mi sono preso parecchie licenze poetiche, ma credo che nel complesso il risultato sia dignitoso.
Godetevi il racconto ma, soprattutto, correte a comprare una copia de La strategia dell’Ariete.
Appena sedici euro e cinquanta per quattrocentocinquanta pagine di spasso assoluto.
Prima di andare in libreria, però, date un’occhiata qui.
LSDA da qualche giorno ha anche un booktrailer. E trattasi di un prodotto di gran classe, dal momento che è una Molly Bloom Production. Molly (Monica Mazzitelli), per intenderci, è la madrina dei Quindici, la repubblica democratica dei lettori fondata da Wu Ming. E proprio attraverso l’universo “quindicino” gli ZEN si sono conosciuti e hanno deciso di formare il collettivo.
Visto che siete di strada, fatevi un giro anche sul loro sito: è pieno di chicche.
8 commenti:
Cazzo Simone, ho giurato che non compro più Mondadori...ma mi hai incuriosito non poco, vabbè lo affitto in biblioteca, ciao grazie
Ciao Stefano, sto leggendo Confini di Stato e ti dico che mi piace un casino, mi tiene incollato alle pagine.
Quando l'avro' concluso ti scrivero' una mail con domande varie che mi sorgono durante la lettura.
Bravo ancora, continua cosi',
A.
Anello!!! Posso permettermi? Il booktrailer non è 'sto granchè...
A parte ricordare nelle riprese la mitica telenovela piemontese, ma il vero difetto secondo me, e qui sono serio, è la voce...
Non la trovo impostata nel modo giusto.. si capisce poco, è bassa di volume.. non è curata nella dizione...
Vabbè mi sono sfogato abbastanza, ma siccome tu ricordi bene quanto avevo lavorato con Teo per la voce narrante di Sand, penso che mi potrai dare ragione....:-))
In conclusione trovo decisamente migliore il booktrailer di Confine.:-))
Ultima parentesi: chi è Andrea che ti rifila il mio nome e legge tanti confini invece che uno solo???
:-))))))))))))))
@Marco: Compralo, fidati. KAI ZEN spacca.
@Andrea: Come ha sottolineato Steve (con la solita eleganza), c'è stato qualche imbroglio su nomi e titoli.
All'anagrafe faccio Simone di nome, e il miuo libro CONFINE DI STATO.
Detto questo, dev'essere colpa di madama Tecla della Libreria del Giallo se la gente mi chiama come più le piace (per lei sono Alessandro e il libro si chiama come dici tu). Ma la Tecla è la Tecla e non si discute... un'autorità.
Grazie mille per i complimenti, sei gentilissimo.
Quando arrivi in fondo, se ti va di fare due chiacchiere, io sono qui: simonesarasso@tiscali.it
@Steve: in effetti Monica non ha una voce da doppiaggio. Ma mica tutti si ritrovano la voce tua... A MARLONBRANDO!
Poveri Zen, non è vero che sembra la telenovela piemontese.
Magari poco poco...:-)
Scusa per l'errore, ma da quando ero bambino i nomi "stefano" e "simone" per me sono equivalenti, e quindi l'equivoco mi accade spesso.
Colpa di una madre che diede ai suoi gemelli questi nomi.
Comunque, Simone, accumulo domande e te le scrivo appena finisco il libro! :D
Andrea
Don't worry Andrea. Ci mancherebbe.
In realtà io e Steve (lo Stefano che scrive qui) abbiamo questa cosa dei gemelli diversi, un po' alla Twins con Arnold S. e mr. Danny De Vito...
Attendo la tua mail alla fine di Confine (mi perdonerai l'imbroglio linguistico...)
a me non è piaciuto
@Luisa: come diceva il principe De Curtis: "de gustibus non est sputazzendam".
Ben vengano anche i pareri contrari!
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