lunedì 28 aprile 2008

UWS numero due: FIRE IN THE HOLE


E' online, signori e signore.
Il frutto delle nostre fatiche è finalmente disponibile nello store di lulu.
Cliccate il banner nuovo di zecca oppure cliccate qui e potrete accaparrarvelo.
La copertina dice parecchio, e credo che sappiate chi è il tizio a torso nudo che indica con aria minacciosa e fa sfoggio di una pletora di tatuaggi da galera.
Daniele in questo numero fa bella mostra di sè e compie un sacco di azioni riprovevoli.
Attendetevi il consueto: sesso, ultraviolenza e movimenti tellurici nella vita dei protagonisti.
Davvero notevoli le tavole del Maestro Rudoni, la cui bravura continua a stuprmi nonostante ci si frequenti da anni (e si siano passati gli ultimi dieci giorni fianco a fianco, blindati in studio a chiudere il numero...).
Un piccolo assaggio (politically uncorrect, ça va sans dire) per
voi.
Buona lettura.

5 commenti:

  1. Come al solito, Simo'...
    La realtà supera di gran lunga la fantasia più sfrenata.
    Alemanno è il nuovo sindaco di Roma.
    La camminata di Daniele e dei suoi sgherri verso Palazzo Chigi è profetica.

    Mario

    RispondiElimina
  2. @Mario: lascia stare, và...
    Mamma mia, Roma fascista: che brutto paese. Meno male che nonno è morto da dieci anni e non deve assistere allo scempio...

    RispondiElimina
  3. E'un paese che si merita Andrea Sterling.
    Tutto quanto.
    Lungo lungo.
    Su per il retto.
    E con quello che sta dalla parte del manico che lo apre.
    Come il Cipputi di Altan.
    Niente di meno.

    Mario

    RispondiElimina
  4. @Mario:
    non so se il paese si meriti Sterling. E nemmeno l'attuale classe dirigente. Nonostante ciò che scrivo, rimango un pacifista convinto. nei miei sogni inconfessabili c'è un paese che snobba il nano bagongo e i suoi, apre gli occhi e dà un bel colpo di spugna con l'unica arma che ancora possiede: il voto.
    ma mi sa che per sogni del genere tocca spettare almeno un altro lustro...
    Che brutto paese...

    RispondiElimina
  5. Sempre che vi sia, tra cinque anni, la possibilità di tornare al voto, Simo'...
    E con una classe dirigente totalmente rinnovata.
    Ma da quello che sto vedendo (riflessioni sulla sconfitta ma niente dimissioni, governo "ombra" e astensioni per le elezioni dei presidenti di Camera e Senato, differenziazioni dei gruppi parlamentari tra PD, IDV e Radicali) penso proprio che siamo ad un passo dall'Aventino.
    E se quel giorno verrà, i Daniele e gli Sterling scenderanno nelle piazze e il pensiero-partito-unico diverrà tragica realtà.
    E sarà la fine.

    Mario

    RispondiElimina